Da Mosca fanno sapere che Putin e Macron stanno mantenendo i contatti, il portavoce russo Peskov: "Le armi dell'Occidente non cambieranno l'esito dell'operazione"
L’addetto stampa del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le voci relative a una presunta nuova mobilitazione parziale in arrivo, ha affermato che “la principale fonte di informazioni sulla mobilitazione è il governo ufficiale guidato dal presidente della Russia“, invitando a non prestare importanza a quanto scritto su alcuni canali Telegram. Lo riporta Ria Novosti.
Macron e Putin mantengono i contatti
I presidenti di Russia e Francia, Vladimir Putin ed Emmanuel Macron, “mantengono i contatti”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. “Ora c’è una pausa nel dialogo, ma nella fase precedente il contatto è stato molto utile e molto costruttivo, nonostante tutte le differenze, anche profonde”, ha aggiunto.
Armi Occidente non cambieranno esito operazione
La fornitura di armi dall’Occidente all’Ucraina “fondamentalmente non sarà in grado di cambiare nulla. Non interromperà il processo di raggiungimento degli obiettivi dell’operazione speciale”- Lo ha affermato l’addetto stampa del presidente russo Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. “L’Ue, la Nato e gli Usa hanno già pompato decine di miliardi di dollari in Ucraina fornendo armi”, ha aggiunto.
Cremlino condanna autori disordini in Brasile
La Russia “condanna fermamente” gli autori dei disordini in Brasile. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. “Sosteniamo assolutamente il presidente brasiliano Lula da Silva e le azioni volte a ripristinare l’ordine nel Paese e lo stato di diritto”, ha aggiunto.
Voci su colloqui secondo ‘scenario coreano’ false
Le informazioni sui colloqui tra Dmitry Kozak, vice capo dell’amministrazione presidenziale della Federazione Russa, e l’Unione europea sull’Ucraina sono “un’altra bugia“. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. In precedenza, il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina Oleksiy Danilov aveva affermato che a Kiev veniva offerto un accordo secondo lo “scenario coreano del 38° parallelo”.
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