Colpite quasi 200 altre persone ed entità, comprese quattro emittenti televisive. Von der Leyen: "Misure per far 'deragliare' Mosca"

Approvato dal Consiglio Europeo il nono pacchetto di sanzioni contro la Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina. In una nota della Commissione Europea si legge: “La Commissione europea accoglie con favore l’adozione da parte del Consiglio di un nono pacchetto di pesanti sanzioni contro la Russia per la sua aggressione contro l’Ucraina. Ciò risponde alla continua escalation della Russia e alla guerra illegale contro l’Ucraina, in particolare perché la Russia sta deliberatamente prendendo di mira i civili e le infrastrutture civili, cercando di paralizzare il paese all’inizio dell’inverno”.

“Il pacchetto odierno si aggiunge al divieto totale di importazione da parte dell’Ue del greggio russo trasportato via mare e al tetto massimo globale del prezzo del petrolio concordato con i partner del G7, entrambi in vigore dal 5 dicembre”, prosegue la nota, aggiungendo che “le sanzioni dell’Ue contro la Russia si stanno dimostrando efficaci. Stanno danneggiando la capacità della Russia di fabbricare nuove armi e riparare quelle esistenti, oltre a ostacolare il suo trasporto di materiale”.

“Le implicazioni geopolitiche, economiche e finanziarie della continua aggressione della Russia sono chiare, perché la guerra ha sconvolto i mercati globali delle materie prime, in particolare per i prodotti agroalimentari e l’energia. L’Ue continua a garantire che le sue sanzioni non incidano sulle esportazioni di energia e prodotti agroalimentari dalla Russia verso paesi terzi“, dice ancora la Commissione: “L’Ue è unita nella sua solidarietà con l’Ucraina e continuerà a sostenere l’Ucraina e il suo popolo insieme ai suoi partner internazionali, anche attraverso un ulteriore sostegno politico, finanziario e umanitario”.

Le sanzioni colpiscono “quasi 200 persone ed entità aggiuntive” rispetto a quelle già soggette al congelamento dei propri beni. “Ciò include le forze armate russe, nonché singoli ufficiali e società industriali della difesa, membri della Duma di Stato e del Consiglio della Federazione, ministri, autorità per procura russe nelle aree occupate dell’Ucraina e partiti politici, tra gli altri. Questo elenco comprende figure chiave coinvolte negli attacchi missilistici brutali e deliberati della Russia contro i civili, nel rapimento di bambini ucraini in Russia e nel furto di prodotti agricoli ucraini”. Misure anche nei confronti di quattro emittenti televisive russe, a cui è stata vietata la trasmissione in Europa “al fine di affrontare la sistematica campagna internazionale di disinformazione e manipolazione delle informazioni della Federazione russa volta a destabilizzare i paesi limitrofi, l’Ue e i suoi Stati membri”. I media sospesi sono NTV/NTV Mir , Rossiya 1, REN TV e Pervyi Kanal. “Questi canali sono sotto il controllo permanente diretto o indiretto della leadership della Federazione Russa e sono stati utilizzati da quest’ultima per le sue continue e concertate azioni di disinformazione e propaganda di guerra, che legittimano l’aggressione della Russia e minano il sostegno all’Ucraina. In linea con la Carta dei diritti fondamentali, queste misure non impediranno a tali media e al loro personale di svolgere attività nell’Ue diverse dalla radiodiffusione, ad es. ricerche e interviste”, dice una nota del Consiglio Ue. 

L’Unione ha inoltre stabilito un divieto di esportazione diretta di motori per droni alla Russia e a qualsiasi Paese terzo che potrebbe fornirne a Mosca. Le entità collegate alla Russia oggetto di misure settoriali sono state allargate di altri 168 soggetti: “Ciò garantirà che i prodotti chimici chiave, gli agenti nervini, le apparecchiature per la visione notturna e la radionavigazione, i componenti elettronici e informatici che potrebbero essere utilizzati dalla macchina da guerra russa non possano essere scambiati liberamente”, scrive il Consiglio. Ma sono previste deroghe su cereali e fertilizzanti. “Nessuna delle misure adottate alla luce delle azioni della Russia volte a destabilizzare la situazione in Ucraina riguarda in alcun modo il commercio di prodotti agricoli e alimentari, compresi grano e fertilizzanti, tra paesi terzi e la Russia. Tuttavia, alla luce della ferma posizione dell’Unione per evitare e combattere l’insicurezza alimentare nel mondo e per evitare perturbazioni nei canali di pagamento dei prodotti agricoli, è stato deciso di introdurre una nuova deroga che consenta di sbloccare i beni e di rendere fondi e risorse economiche a disposizione di alcuni individui che prima della loro quotazione hanno ricoperto un ruolo significativo nel commercio internazionale di prodotti agricoli e alimentari, tra cui grano e fertilizzanti”, recita la nota. 

Von der Leyen: “Sanzioni per far ‘deragliare’ Russia”

“Accolgo con favore l’accordo sul nono pacchetto di sanzioni contro la Russia. Si concentra su tecnologia, finanza e media per spingere ulteriormente l’economia e la macchina da guerra russa fuori dai binari. Sanziona quasi 200 persone ed entità coinvolte in attacchi a civili e rapimenti di bambini”. Questo il commento sulle sanzioni del presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, espresso su Twitter. 

 

 

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