Il presidente fa autocritica: Carenze dell'esecutivo hanno avuto un ruolo nelle proteste

Flessibilità doganale per i cittadini cubani che si recano in viaggio all’estero per portare a casa articoli da toeletta, cibo e medicinali, tra gli articoli più difficili da trovare a Cuba. Lo ha annunciato il primo ministro cubano Manuel Marrero, spiegando che si tratta di una misura in vigore a partire dal prossimo lunedì e fino alla fine dell’anno. Migliaia di persone sono scese in piazza domenica per protestare contro la carenza di cibo e medicine, gli aumenti dei prezzi e la gestione da parte del governo del Covid-19. Tra le richieste dei manifestanti anche la possibilità che le persone che arrivavano a Cuba importassero beni senza pagare i dazi doganali.

Le parole del presidente cubano

E’ solo il primo passo ma potrebbe aiutare, visto anche il pacchetto di riforme annunciato dal governo. Il presidente cubano Miguel Diaz-Canel intanto per la prima volta fa autocritica, affermando che le carenze dell’esecutivo nella gestione dei problemi del Paese hanno avuto un ruolo nelle proteste di questa settimana. Ma in un discorso televisivo tenuto mercoledì sera ha anche invitato i cubani a non agire con odio, in riferimento alle violenze dei giorni scorsi. I manifestanti hanno protestato per i prezzi elevati, la carenza di cibo e le interruzioni di corrente e alcuni hanno chiesto anche un cambio di governo. Fino ad ora, il governo cubano aveva incolpato solo i social media e il governo degli Stati Uniti per le proteste del fine settimana, le più grandi viste a Cuba da un quarto di secolo fa, quando l’allora presidente Fidel Castro era sceso personalmente in strada per calmare le piazze. “Dobbiamo acquisire esperienza dai disordini. Dobbiamo anche fare un’analisi critica dei nostri problemi per agire e superare, ed evitare che si ripetano”, ha detto Diaz-Canel. “La nostra società non è una società che genera odio e quelle persone hanno agito con odio”, ha continuato. “Il sentimento dei cubani è un sentimento di solidarietà e queste persone hanno compiuto questi atti armati, con atti di vandalismo, urlando per la morte, pianificando di razziare luoghi pubblici, rompendo, rubando, lanciando pietre”, ha sottolineato. Diaz-Canel ha affermato che questa “situazione complessa” è stata sfruttata “da coloro che non vogliono realmente che si sviluppi la rivoluzione cubana o un rapporto civile rispetto agli Stati Uniti”.

L’attivista Yoani Sanchez ha però scritto su Twitter: “La libertà non ci sta in una valigia”, in riferimento all’eliminazione dei dazi doganali.

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