Dopo essersi dichiarato colpevole per frode bancaria e violazione delle leggi sui finanziamenti delle campagne elettorali ha parlato con il procuratore

L'ex avvocato personale del presidente americano Donald Trump, Michael Cohen, ha fornito "informazioni critiche" agli investigatori del consigliere speciale Robert Mueller. Lo ha riferito il suo legale.

Cohen, in passato uno dei collaboratori principali di Trump, ha iniziato a parlare nell'ambito dell'inchiesta Mueller dopo essersi dichiarato colpevole il 21 agosto per frode bancaria e violazioni delle leggi sui finanziamenti delle campagne elettorali in un accordo con i procuratori di New York. Nell'ammettere di avere pagato 130mila dollari e 150mila dollari poco prima delle elezioni del 2016 a due donne che sostengono di avere avuto una relazione con Trump, l'attrice porno Stormy Daniels e l'ex modella di Playboy Karen McDougal, in cambio del loro silenzio, Cohen ha affermato sotto giuramento di aver agito "in coordinamento e alla direzione di un candidato" e "con l'obiettivo di influenzare le elezioni".

La notizia è stata inizialmente riportata dalla Abc, la quale ha fatto sapere che il 54enne avvocato e uomo d'affari di New York "il mese scorso ha partecipato a più sessioni di colloquio della durata di ore" con il team di Mueller.

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