I ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito hanno deciso che incontreranno i funzionari iraniani il 14 maggio

Le reazioni dell'economia e della politica estera non tardano ad arrivare, dopo l'annuncio di Donald Trump dell'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare iraniano. 

Si accendono le quotazioni del petrolio, con il Brent (riferimento europeo) che si muove sui massimi da fine 2014 e ha infranto la soglia di 77 dollari al barile. In questo momento le quotazioni del Brent segnano un rialzo del 2,8% a 76,94 dollari al barile, mentre il Wti aggancia la soglia di 71 dollari al barile (+2,81%). Un movimento, quello del petrolio, che innesca anche la reazione positiva da parte dei principali titoli del settore a Piazza Affari, con Eni e Saipem che guadagnano oltre il 2 per cento.

I ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito hanno deciso che incontreranno i funzionari iraniani il 14 maggio. L'obiettivo, ha annunciato il ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian parlando a Rtl, è discutere di come preservare l'accordo sul nucleare iraniano, dopo l'uscita degli Stati Uniti. "Ci riuniremo con i miei colleghi britannico e tedesco lunedì prossimo, anche con i rappresentanti dell'Iran, per valutare la situazione nell'insieme", ha dichiarato. "Chiedo agli Stati Uniti di evitare di fare azioni che intralcino altre parti nel continuare a far funzionare l'accordo" sul nucleare iraniano, ha affermato il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, intervenendo in Parlamento.

Il presidente francese Emmanuel Macron parlerà al telefono con l'omologo iraniano Hassan Rohani, per metterlo a "parte della nostra volontà di restare nell'accordo" e chiedergli di fare lo stesso, ha aggiunto Le Drian. "Bisogna che gli iraniani continuino questa determinazione a restare nell'accordo, in cambio di vantaggi economici che gli europei tenteranno di tutelare", ha sottolineato. Rohani ha detto martedì sera di voler discutere con gli europei, i russi e i cinesi per vedere se potranno garantire gli interessi di Teheran, dopo l'uscita Usa. L'Iran ha anche minacciato di riprendere l'arricchimento dell'uranio "senza limiti", se i negoziati non dovessero dare i risultati attesi nelle "prossime settimane". Il governo di Parigi riunirà "nei prossimi giorni" le aziende francesi che lavorano in Iran e valuterà a livello europeo come fare "per tentare al massimo di tutelarle dalle misure americane", ha sottolineato Le Drian.

 

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