Bruxelles (Belgio), 27 nov. (LaPresse/EFE) – Salah Abdeslam, il ricercato per gli attentati di Parigi, rivelò che suo fratello Ibrahim era uno dei kamikaze degli attacchi di Parigi parlando a una delle due persone che l’hanno accompagnato a Bruxelles dopo la strade nella capitale francese. Lo ha raccontato ai media belgi l’avvocato di Ali Oulkdi, una delle sei persone arrestate in Belgio nell’ambito dell’inchiesta sugli attacchi di Parigi. Oulki è accusato di aver aiutato Salah a fuggire dalla capitale francese. “Salah gli ha chiesto di portarlo a Schaerbeek (un quartiere di Bruxelles)”, ha dichiarato l’avvocato, spiegando che Oulkdi era un amico d’infanzia dei fratelli Abdeslam. Secondo l’avvocato, Salah ha confessato all’amico che il fratello aveva ucciso delle persone a Parigi e poi si era fatto esplodere, senza però ammettere di essere coinvolto lui stesso negli attentati.
Oulkdi è stato arrestato domenica e dovrebbe comparire oggi davanti alla Sla di Consiglio del tribunale di primo grado di Bruxelles, insieme a Abdeilah Chouaa, il cui coinvolgimento negli eventi non è ancora stato confermato.
Le operazioni di polizia condotte in Belgio dopo gli attacchi di Parigi hanno portato all’arresto di sei persone: Attou Hamza, Mohamed Amri, Abraïmi Lazez, Ali Oulkadi. Il nome degli altri due uomini non sono ancora stati resi noti perchè risalgono al blitz di ieri a Auvelais e Verviers.
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