Londra (Regno Unito), 21 set. (LaPresse/PA) – Apple ha rimosso alcune applicazioni dal suo Apple Store dopo un attacco hacker che ha colpito il suo negozio online. I pirati informatici hanno preso di mira non gli utenti ma gli sviluppatori, soprattutto cinesi, mettendo a loro disposizione versioni contraffatte dei cosiddetti strumenti Xcode usati per la creazione di app per iPhone e iPad, che contenevano un software maligno, che raccoglieva le informazioni dagli apparecchi infettati e li caricava su server esterni.
Gli strumenti contraffatti, ribattezzati XcodeGhost, sono stati ottenuti dagli sviluppatori da fonti non fidate anziché direttamente da Apple. I creatori del malware hanno approfittato di alcuni filtri imposti dalla Cina a internet, che impedisce l’accesso a siti stranieri fra cui Apple. “A volte la rete è molto lenta quando scarica file grandi dai server di Apple” e a causa delle grandi dimensioni dei file Xcode “alcuni sviluppatori cinesi scelgono di scaricare il pacchetto da altre fonti o ottenere copie dai colleghi”, spiega Claud Xiao, ricercatore della società di sicurezza Palo Alto Networks.
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