Il Cairo (Egitto), 26 lug. (LaPresse/EFE) – Il Fronte al-Nusra, ramo di al-Qaeda in Siria, ha minacciato di “incendiare” la città natale del presidente Bashar Assad, Qardah, e di “dare fuoco” ai suoi abitanti. La minaccia è arrivata dal leader saudita del gruppo, Abdullah bin Muhammad al-Muhaysini, dopo che il gruppo islamista ha attaccato con razzi la località. Il una nota diffusa su internet, di cui ha dato notizia anche l’Osservatorio siriano per i diritti umani, si legge: “Informiamo di una buona notizia il nostro popolo e i frateli della eroica al-Zabadani, i vostri frateli di Jaish al-Fath hanno attaccato con missili e razzi Qardah e proseguiranno fino a dare fuoco agli abitanti”. Jaish al-Fath, l’Esercito della conquista, è una coalizione ribelle islamista, tra cui il Fronte al-Nusra.

I bombardamenti nella località e in altri villaggi della stessa provincia di Latakia, ha minacciato ancora al-Muhaysini, “proseguiranno quotidianamente, mentre continueremo a uccidere gli abitanti di al-Zabadani”. Lo scorso 4 luglio, l’esercito siriano con il sostegno delle milizie sciite di Hezbollah ha iniziato una campagna per cacciare i ribelli da al-Zabadani e dai suoi dintorni. Al-Zabadani, fuori Damasco, è un luogo strategico perché vicino alla frontiera con il Libano, vicina alla strada che unisce la capitale con a provincia di Homs e le costiere Latakia e Tartus.

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