Sanaa (Yemen), 9 apr. (LaPresse/EFE) – Almeno mille persone sono morte e altre 15mila sono rimaste ferite dall’inizio dell’offensiva della coalizione araba in Yemen, avviata il 26 marzo. Lo ha reso noto un portavoce delle forze dei ribelli sciiti di etnia houthi, Sharaf Luqman. Il portavoce non ha specificato quanti siano i civili all’interno di questi bilanci, ma ha dichiarato che almeno 200 dei morti sono bambini o minorenni, 40 donne e 20 persone anziane. I bombardamenti hanno inoltre distrutto parzialmente o completamente più di mille abitazioni, oltre che un centinaio di “siti sensibili” come fabbriche, caserme, aeroporti, ponti, scuole e moschee, ha proseguito il portavoce.

La coalizione araba, guidata dall’Arabia Saudita, ha lanciato l’offensiva dopo che gli houthi hanno attaccato la città costiera di Aden, dove si era rifugiato il presidente Abd-Rabbu Mansour Hadi. Ieri l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva diffuso un bilancio che parlava di 643 morti e 2.226 feriti, oltre che 600mila civili rifugiati interni.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata