Berlino (Germania), 3 apr. (LaPresse/EFE) – Si rinnovano anche quest’anno in diverse città della Germania le proteste contro il divieto di ballo in vigore nella maggior parte degli Stati federati nel corso del Venerdì Santo. Una tradizione cristiana che ogni anno accende il dibattito tra chi la sostiene e i difensori della laicità. Il divieto, che include di solito anche la sospensione di spettacoli pubblici o gli eventi sportivi a due giorni dalla Pasqua, è regolamentato da ordinanze regionali o municipali. Tocca alle autorità locali vigiliare sul suo rispetto. Come si rinnova il divieto, così si rinnovano le proteste. Diverse associazioni, tra cui anche il Partito Pirata, hanno convocato manifestazioni in diverse città, tra cui Stoccarda, Colonia, Francoforte, Bochum o Magonza, per ballare in pubblico e sfidare la normativa.

“Non comprendo come qualcuno possa ritenere un’esigenza esagerata quella di non fare festa in uno dei 365 giorni dell’anno”, commenta Bedford Strohm, presidente della Chiesa evangelica tedesca, intervistato da Swr. L’obiettivo, ha aggiunto, è dedicare questo giorno a pensare e riflettere sulle sofferenze del mondo. La risposta arriva dai Pirati di Stoccarda, su Facebbok: “Tutto il mondo dovrebbe poter decidere come vuole celebrare le diverse festività. I regolamenti religiosi o governativi che restringono in modo non necessario le libertà non sono accettabili”. Ricordando che il 40% della popolazione tedesca non professa la religione cristiana, la formazione politica ha quindi convocato la popolazione, chiedendo ai cittadini di recarsi in una piazza centrale della propria città con musica e auricolari per ballare in pubblico in silenzio.

Allo stesso modo della Chiesa evangelica, anche quella cattolica difende questa tradizione in vigore in Germania. Essa, spiega Friedhelm Hofmann, vescovo Würzburg, “dà semplicemente l’opportunità alle persone, non obbligando nessuno, di guardarsi dentro e pensare alle questioni a cui non può dedicare tempo durante la vita quotidiana”. La proibizione, che è in vigore nella maggior parte del Paese in altre giornate festive, come a Ognissanti, si applica in maniera diversa nei singoli Land. Per esempio, la “ordinanza sulla protezione delle festività” in vigore a Berlino vieta qualsiasi evento pubblico sportivo, musicale o di ballo tra le 4 e le 21 del Venerdì Santo. In Baviera, invece, il divieto si estende dalle 2 di oggi alla mezzanotte di sabato.

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