Roma, 1 lug. (LaPresse) – Nicolas Sarkozy segna la vita politica francese da quando nel 1983 divenne a sorpresa sindaco di Neuilly-sur-Seine, tra i più giovani sindaci di francia, mentre oggi pensa a candidarsi di nuovo alla presidenza nelle elezioni del 2017. Ma nella vita privata e politica dell’ex inquilino dell’Eliseo pesano diverse vicende giudiziarie. Ecco come Sarkozy è arrivato al potere, la sua vita privata e i suoi maggiori guai con la giustizia.

VITA PRIVATA. Nato il 28 gennaio 1955 a Parigi, è figlio di un immigrato ungherese fuggito dal Paese all’arrivo dei sovietici e di una francese di origine ebrea sefardita. Laureato in legge nel 1978, diventa avvocato ed esercita la professione. Nel 1982 sposa la prima moglie, Marie-Dominique Culioli, con cui ha due figli, Pierre e Jean. Nel 1996 divorzia e sposa Cécilia Ciganer-Albéniz, ex moglie del personaggio televisivo Jacques Martin, dopo che più di dieci anni prima aveva celebrato lui stesso il loro matrimonio. Dalle seconde nozze nasce Louis. Durante il mandato alla presidenza, cui è eletto nel 2007, diventa il primo capo di Stato a divorziare nella storia della Francia. Nel 2008 si sposa con l’ex modella diventata cantante Carla Bruni e nel 2011 nasce la figlia Giulia.

POLITICA. Sin dagli anni dell’università, la passione di Sarkozy è la politica. Nel 1977, ancora studente, si impegna nel Raggruppamento per la Repubblica (Rpr), di cui sarà in seguito segretario generale e presidente ad interim. Il 1983 è l’anno del suo primo successo elettorale: a 28 anni diventa sindaco di Neuilly-sur-Seine, comune di circa 60mila abitanti nella regione dell’Île-de-France. E’ uno dei più giovani sindaci di Francia. Resta in carica sino al 2002 quando diventa presidente del Consiglio generale dell’Hauts-de-Seine. Intanto fa carriera nel partito e riceve sempre più incarichi politici. Nel 1993 diventa ministro del Bilancio e portavoce del governo di Édouard Balladur, nel suo primo incarico ministeriale. Il suo nome diventa noto nello stesso anno anche perché risuona sui media, quando Sarkozy negozia un sequestro di ostaggi in una scuola materna di Neuilly: ottiene il rilascio di un bambino in diretta sotto gli occhi delle telecamere.

Nel 1995 appoggia alle presidenziali la candidatura di Balladur, che sfida il candidato ufficiale del Rpr, Jaques Chirac. Diventa presidente proprio Chirac, che trancia l’ascesa di Sarkozy: non gli viene assegnato alcun incarico al governo. Sarkozy è isolato nel partito. Lo stallo dura sino al 2002, quando appoggia la ricandidatura di Chirac ed entra nel governo come ministro dell’Interno e poi dell’Economia. Non ottiene però l’incarico di primo ministro, che viene assegnato a Jean-Pierre Raffarin. Tuttavia, diventa in poco tempo uno dei personaggi politici più popolari di Francia. Nel 2004 viene eletto presidente dell’Unione per un movimento popolare (Ump). Nel 2005 è ministro dell’Industria, chiamato al governo dal premier Dominique de Villepin. Nel 2007 arriva al suo vero obiettivo: la presidenza della Repubblica. Viene eletto con più del 50% delle preferenze, sconfiggendo Ségolène Royal, e diventa il 23esimo presidente. Nel 2012 corre per un secondo mandato, ma non ce la fa: è la prima volta che un capo di Stato uscente viene sconfitto al primo turno. A batterlo è François Hollande. Ora, secondo anticipazioni, ripenserebbe a un nuovo mandato, nelle elezioni presidenziali del 2017.

GUAI GIUDIZIARI. Sono diversi i guai giudiziari in cui Sarkozy è rimasto coinvolto. Ecco i principali.

– Il finanziamento della campagna presidenziale del 2007 dalla Libia: dall’aprile 2013, sono in corso indagini su denaro provieniente dal regime di Muammar Gheddafi. Una nota dei servizi segreti libici indica che il colonnello avrebbe approvato nel 2006 l’appoggio alla campagna con 50 milioni di euro. Il regime nega, definendo le carte dei falsi. Altri membri del regime invece confermano il finanziamento. Sarkozy smentisce.

– Affare Bettencourt: vengono intercettate conversazioni telefoniche tra la miliardaria Liliane Bettencourt, nel mirino della magistratura per sospetti di frode fiscale, e un suo consigliere. Sarzkozy avrebbe fatto pressioni sull’anziana erede L’Oreal per ottenere finanziamenti (illeciti) alla sua campagna elettorale e fatto pressioni su un procuratore per evitare l’inchiesta. Nel 2013 Sarkozy è stato cancellato con un non luogo a procedere. Le agende dell’ex presidente sono però state consegnate ai magistrati che si occupano di altri casi che lo riguardano.

– Affare Tapie: il caso risale al 1993, in cui il Credit Lyonnais dichiarò bancarotta e fu acquistata da Credit agricole. Bernard Tapie, proprietario di Adidas, fu processato per frode fiscale. Accusava il Credit Lyonnais di averlo truffato d’accordo con Robert Louis Dreyfus, quando questi acquistò il marchio sportivo. Nel 2008 la vicenda si conclude con un risarcimento a Tapie, sostenitore della campagna di Sarkozy. Il governo di allora, sotto la presidenza Sarkozy, è stato accusato di aver favorito la procedura dell’arbitrato per risolvere il caso, causando danno alle casse statali.

– Caso intercettazioni: è l’ultimo guaio in tribunale, per cui oggi Sarkozy è stato posto in custodia cautelare a Nanterre. Gli inquirenti, sulla base di intercettazioni telefoniche, indagano sulla possibilità che Sarkozy abbia tentato di ottenere informazioni da un magistrato in cambio della promessa di un ruolo di prestigio. L’accusa è di traffico di influenze e violazione del segreto istruttorio. L’avvocato di Sarkozy, Thierry Herzog, è stato arrestato ieri. Lo stesso due magistrati della Corte di Cassazione, Gilbert Azibert e Patrick Sassoust.

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