Kabul (Afghanistan), 1 lug. (LaPresse/AP) – La pubblicazione dei risultati preliminari ufficiali del ballottaggio per l’elezione del presidente in Afghanistan, inizialmente prevista per domani, verrà probabilmente rimandata. Lo rende noto Fazel Sangcharaki, portavoce del candidato presidenziale Abdullah Abdullah, che nei giorni scorsi aveva denunciato irregolarità nel voto del 14 giugno e minacciato di boicottare i risultati finali, accusando il suo rivale Ashraf Ghani Ahmadzai e i suoi sostenitori di avere architettato i brogli. La tabella di marcia originaria prevedeva che i risultati iniziali fossero pubblicati domani e quelli definitivi il 22 luglio. L’insediamento del nuovo presidente era invece previsto per il 2 agosto. Abdullah ha vinto facilmente il primo turno delle presidenziali, che si è tenuto il 5 aprile, ma sostiene che i suoi collaboratori abbiano registrato irregolarità diffuse a favore di Ahmadzai nel ballottaggio. La sua richiesta è che le operazioni di voto vengano ripetute in cinque province, in cui si sarebbe verificata la maggior parte delle presunte irregolarità.

La campagna di Abdullah, afferma Sangcharaki, vedrebbe con favore un’eventuale decisione della commissione elettorale di rimandare la pubblicazione dei risultati. “Sarebbe una buona cosa posporre i risultati fino a che non verrà trovato un meccanismo per separare i voti regolari da quelli che non lo sono”, ha detto il portavoce. “Se la commissione annuncerà i risultati preliminari domani, ne subirà le conseguenze e affronterà la rabbia dei nostri sostenitori. Non siamo in grado di fermare la furia della popolazione”, ha poi avvertito. Da parte sua, il quartier generale della campagna di Ahmadzai ha negato ogni coinvolgimento nei presunti brogli e ha affermato di avere anch’esso notato episodi di irregolarità, debitamente denunciati. Tuttavia, ha fatto sapere, rispetterà il processo costituzionale. Un portavoce di Ahmadzai, Abbas Noyan, ha dichiarato che non ci sarebbero problemi se la pubblicazione dei risultati venisse rimandata. “Sarebbe positivo per la trasparenza delle elezioni, i nostri voti sono puliti”, ha dichiarato. “Speriamo che la cerimonia di insediamento si tenga come previsto il 2 agosto”, ha aggiunto.

Il portavoce della commissione elettorale, Noor Mohammad Noor, ha dichiarato che l’organizzazione sta ancora valutando la possibilità di rimandare i risultati perché deve completare verifiche in 1.930 seggi in 30 delle 34 province afghane. “Ci vorrà del tempo”, ha detto Noor in un’intervista telefonica, aggiungendo che le verifiche si concentrano nei seggi in cui sono stati denunciati episodi di voti multipli. Questa sera la commissione si riunirà per discutere della questione.

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