Ginevra (Svizzera), 26 gen. (LaPresse/AP) – L’opposizione siriana accusa il governo di Damasco alla conferenza di Ginevra 2 di voler creare stallo nei colloqui. Oggi ha preso il via un nuovo faccia a faccia tra le parti coinvolte nel conflitto civile siriano, mediato dall’inviato speciale di Onu e Lega araba, Lakhdar Brahimi. Tra gli argomenti discussi dalle delegazioni di regime e opposizione, una tregua che permetta l’invio di aiuti umanitari a Homs, assediata dalle forze governative da oltre un anno e dove sono emerse notizie di persone morte di fame e stenti. Monzer Akbik, portavoce della Coalizione nazionale siriana, ha dichiarato che la delegazione del regime di Bashar Assad ha chiesto di conferire con Damasco, prima di dare entro oggi una risposta finale sulla tregua a Homs.

“Questa è una tecnica di stallo. Se non ci saranno convogli di aiuti che entreranno a Homs, allora reputeremo che l’altra parte non sia seria sul processo”, ha detto Akbik ai giornalisti a Ginevra, aggiungendo che l’opposizione è sempre decisa a restare, in vista dei negoziati politici che prenderanno il via domani. Ha spiegato inoltre che l’opposizione ha consegnato alla delegazione del governo di Assad una lista di decine di migliaia di detenuti, tra cui migliaia di donne e bambini.

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