Sochi (Russia), 21 gen. (LaPresse/AP) – Le autorità russe stanno dando la caccia a tre potenziali attentatrici suicide, una delle quali si trova a Sochi, località delle Olimpiadi invernali dal 7 al 23 febbraio. Documenti della polizia, visionati da un giornalista di Associated Press in un hotel della località olimpica, contengono avvisi sulle tre potenziali kamikaze. Una delle donne è ricercata a Sochi: è una delle cosiddette ‘vedove nere’ e si chiama Ruzanna Ibragimova, 22 anni, vedova di un militante islamico ucciso. La località sul mar Nero che ospiterà i Giochi olimpici è teatro di imponenti misure di sicurezza, per il timore di attentati terroristici.

A Volgograd, a fine dicembre, due attentatori suicidi si sono fatti esplodere causando la morte di 34 persone e il ferimento di molte altre. Un gruppo militante del Dagestan ieri ha pubblicato un video in cui ha rivendicato la responsabilità di quelle azioni, minacciando di colpire anche i Giochi olimpici di Sochi. La polizia ha distribuito materiale al personale dell’hotel, tra cui le immagini di due donne velate. Sono la 26enne Zaira Aliyeva e la 34enne Dzhannet Tsakhayeva, descritte come “addestrate per commettere atti terroristici”. I documenti della polizia avvertono che le due militanti “sono probabilmente tra noi” ma, a parte Ibragimova, non viene specificato se si trovino a Sochi.

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