Fort Meade (Maryland, Usa), 18 lug. (LaPresse/AP) – La giudice del tribunale militare di Fort Meade, in Maryland, ha respinto la richiesta di lasciar cadere l’accusa più grave rivolta al soldato Bradley Manning, ovvero di aver aiutato il nemico fornendo informazioni riservate a WikiLeaks. La giudice, colonnello Denise Lind, si è pronunciata sulla richiesta della difesa dicendo che il governo ha fornito elementi di prova a sostegno dell’accusa. Questa è la più grave rivolta al soldato, punibile con l’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. Rifiutata anche la richiesta di far cadere l’accusa di frode informatica, mentre altri cinque capi di imputazione sono ancora in corso di valutazione. Manning, 25 anni, si è dichiarato colpevole di versioni ridotte di alcune accuse e per queste rischia fino a 20 anni di detenzione.
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