Bruxelles (Belgio), 8 feb. (LaPresse/AP) – Romania e Bulgaria stanno procedendo troppo lentamente nel riformare i loro sistemi giudiziari e nella lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. Lo afferma la Commissione europea in due rapporti diffusi oggi, sollevando dubbi sull’immediata possibilità di accesso dei Paesi nell’area Schengen. “Gli sviluppi nei mesi scorsi in Bulgaria – si legge nel rapporto – indicano la necessità di agire con più forza” per quanto riguarda le riforme del sistema giudiziario e del settore investigativo. “Nei prossimi mesi – ha notato inoltre la Commissione – servono ulteriori sforzi per presentare risultati convincenti” nella lotta alla corruzione e criminalità organizzata. Bruxelles ha criticato anche la Romania, ma ha notato che ci sono stati alcuni progressi nei mesi scorsi.
L’Olanda, il principale oppositore dell’ingresso di Romania e Bulgaria nella zona Schengen, ha ribadito che nonostante i progressi i due Paesi devono fare di più. Il governo di Amsterdam intende rivalutare la propria posizione a luglio. “È stato fatto un passo avanti, ma ci vuole di più”, ha affermato il ministro olandese per gli Affari europei, Ben Knapen. Secondo l’Olanda, l’ingresso di Sofia e Bucarest nell’area Schengen porterebbe a un aumento della criminalità organizzata e della corruzione in tutto il continente. La posizione di Amsterdam ha il sostegno della Finlandia. L’opposizione dell’Olanda ha scatenato la rabbia delle autorità rumene, che hanno bloccato le importazioni di fiori dal Paese.
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