Madrid (Spagna), 8 feb. (LaPresse/AP) – Ho aperto l’indagine nel 2008 perché credevo che le vittime del franchismo fossero state trascurate. Così il giudice spagnolo Baltasar Garzon, accusato di aver abusato dei suoi poteri durante le indagini sulla morte o scomparsa di 100mila civili per mano dei sostenitori del generale Francisco Franco durante e dopo la guerra civile del 1936-39. Garzon ha parlato nelle dichiarazioni finali davanti ai sette giudici della Corte suprema di Madrid. La mia coscienza è pulita, ha aggiunto Garzon. I reati su cui ha indagato Garzon erano coperti dall’amnistia approvata nel 1977, due anni dopo la morte di Franco. Il processo al giudice era iniziato il 24 gennaio e per la prima volta un tribunale spagnolo ha ascoltato le testimonianze di persone i cui familiari furono uccisi dai sostenitori di Franco.
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