L'imprenditore intervistato dal Corriere della Sera: "La situazione del gruppo che i vertici manageriali ci raccontavano non era reale"

“Mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c’era qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale”. Così Luciano Benetton intervistato dal Corriere della Sera. Nel lungo racconto, l’imprenditore arriva al settembre scorso e ricorda: “Solo il 23 settembre del ’23 viene accennato a qualche problema ma in modo tenue. E sembrava tutto sotto controllo”.

“Mentre riceviamo in consiglio questi primi segnali, dati in modo assolutamente non preoccupato da parte loro – aggiunge in riferimento ad alcuni manager – mi accorgo che i numeri non mi tornano e che il problema va ben oltre a quanto hanno dichiarato a settembre. Tra l’altro era da parecchio tempo che mi arrivava uno scontento interno ed esterno all’azienda per l’atteggiamento arrogante e poco capace dei nuovi dirigenti. Frasi del tipo ‘abbiamo deciso noi e dovete attenervi’ che non siamo abituati né a sentire né ad utilizzare in azienda, danno la levatura della nuova compagine manageriale. Naturalmente lo faccio presente con fermezza ai ‘nuovi’ e in un cda manifesto la mia grande preoccupazione per un andamento economico che non quadra assolutamente”.

“In uno dei consigli dei mesi successivi scoppia la bomba, di questo si tratta – prosegue – Presentano d’improvviso un buco di bilancio drammatico, uno shock che ci lascia senza fiato. Saremo attorno ai 100 milioni. Comunque tutto quello che è emerso e sta emergendo da settembre ’23 è una vergogna”. 

Fonti, Edizione supporta piano di rilancio

Il prossimo 18 giugno è stata calendarizzata l’assemblea dei soci di Benetton Group, a seguito della quale l’azionista Edizione introdurrà la necessaria discontinuità nella gestione manageriale della società. È quanto riferiscono a LaPresse fonti vicine al gruppo Benetton, specificando che “sarà dunque avviato un piano di riorganizzazione e di rilancio di Benetton Group”. Le fonti inoltre precisano che “va chiarito infine che la situazione contabile di Benetton Group non presenta un buco di bilancio, ma nei conti dell’anno è emersa una perdita significativa rispetto alle previsioni del piano triennale presentato in passato dal management e dal medesimo confermato fino a pochi mesi fa”, ricordando che “Edizione ha sempre supportato la società, sostenendola con 350 milioni di euro solo negli ultimi 3 anni e continuerà a farlo nei prossimi anni”.

Filctem Cgil: “Di fronte a ennesima perdita a rischio posti lavoro” 

 “Il problema principale è che di fronte a un’ennesima perdita rischiamo posti di lavoro. Ci auspichiamo che non avvenga e si pensi a un rilancio dell’impresa”. Lo dice a LaPresse il segretario generale Filctem Cgil di Treviso, Massimo Messina, commentando le dichiarazioni di Luciano Benetton al ‘Corriere della Sera’ sul bucio di bilancio di circa 100 milioni nel bilancio 2023.

“Ci siamo già sentiti con le altre organizzazioni sindacali per poter immediatamente richiedere un incontro urgente all’azienda rispetto situazione data”, spiega Messina, aggiungendo che “eravamo un po’ a conoscenza che c’erano delle difficoltà per quanto riguarda la chiusura del bilancio del 2023, non conoscevamo l’entità così importante. Quindi chiaramente questo ci mette in forte preoccupazione per quanto riguarda l’occupazione e il futuro dei lavoratori”.

Il primo passo è di richiedere un incontro: “Abbiamo vissuto grandi esperienze di relazioni industriali, quindi chiederemo un incontro nel quale l’azienda ci spiegherà cosa accadrà in riferimento alle dichiarazioni di Luciano Benetton, da lì successivamente useremo tutti gli strumenti necessari per tutelare meglio i lavoratori”. Messina sottolinea che “pensavamo al pareggio di bilancio del 2023 che non è avvenuto” e che la notizia “chiaramente ci mette in allarme”. 

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