Le prime parole della nuova guida degli imprenditori: "Dialogo, identità e unità i pilastri del mio mandato"

Emanuele Orsini è il 32simo presidente di Confindustria, eletto con il 93% dei consensi. All’assemblea, riunita in forma privata a viale dell’Astronomia, sono presenti 848 aventi diritto su 865, pari al 98% circa. Il quorum era fissato a 410,5: Orsini ha incassato 789 voti favorevoli e 4 contrari.

Calcolando i voti favorevoli sui soli voti ‘validi’, come fatto nelle precedenti elezioni, la percentuale con cui è stato eletto Orsini sale al 99,5%. Un dato che conferma il ricompattarsi del fronte degli industriali dopo una corsa alla presidenza che quest’anno – a differenza di tornate a candidati unici, come nel caso di Emma Marcegaglia o Luca Cordero di Montezemolo – ha visto ben tre candidati oltre a Orsini (sfilatisi però a mano a mano in itinere).

Orsini: “Giovani selezionano imprese, pazzia parlare di Jobs act”

“In un momento in cui i lavoratori giovani selezionano le imprese dove andare a lavorare, parlare di Jobs act mi sembra una pazzia“, ha affermato Orsini nella conferenza stampa convocata subito dopo l’elezione.  

Orsini: “Dialogo, identità e unità pilastri mio mandato”

“E’ una giornata importante, dopo una campagna elettorale accesa. Ma le parole che abbiamo presentato nel programma e in assemblea saranno i nostri pilastri dal 2024 al 2028: dialogo, identità e unità“, ha affermato inoltre il neopresidente dell’associazione degli imprenditori. 

Ue, Orsini: “Da nuova Commissione stop atteggiamenti anti-industria”

Bisogna delineare una “politica industriale europea con una cultura non anti-industriale. Basta con gli atteggiamenti ideologici e anti-industria. Ci auguriamo che la prossima Commissione europea metta al centro l’industria che significa mettere al centro la crescita del Paese”, ha sottolineato inoltre Orsini.

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