Dove finiscono le multe dell’Antitrust? Secondo quanto disposto dalla legge finanziaria 2001, “le entrate derivanti dalle sanzioni amministrative” che vengono pagate all’Agenzia delle Entrate “sono destinate ad iniziative a vantaggio dei consumatori” e possono essere riassegnate anche negli anni successivi con decreto del ministero dell’Economia ad un fondo ad hoc istituito presso l’attuale Mimit, il ministero delle Imprese e del made in Italy, iscritto al capitolo 1650.
L’utilizzo dei fondi stabilito con la legge di Bilancio
Una parte delle risorse comunque può essere destinata ad altro: nel citato 2001, per esempio, al contenimento dei prezzi dei prodotti petroliferi e al fondo per le Pmi. Dal 2019 l’assegnazione delle somme al Mimit avviene direttamente con la legge di Bilancio e ha una connotazione pluriennale nell’utilizzo dei fondi, cioè la dotazione di ciascun anno contribuisce a finanziare quota parte di iniziative a cavallo di più anni. Nel 2023 le risorse totali affluite al capitolo di entrata del bilancio statale, il 3592, a seguito di versamenti di sanzioni nello stesso anno 2023, sono state pari a circa 480 milioni di euro.
Il fondo 1650 del Mimit, per le iniziative a vantaggio dei consumatori per il 2023 aveva a disposizione 25 milioni di euro, utilizzabili a seguito di un decreto di riparto a firma del ministro, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti. Per il 2024, l’ammontare delle risorse destinate al fondo ha subito – come disposto dalla legge di Bilancio – una decurtazione di 1,1 milioni di euro per il 2024 e di 1,37 milioni per ciascuno degli anni 2025-2026.
Lo scorso anno quei 25 milioni sono stati destinati prevalentemente al finanziamento dei progetti 2023-2024 promossi dalle Associazioni dei consumatori per circa 5 milioni; al finanziamento dei programmi delle Regioni destinati ai consumatori per circa 10 milioni, a un progetto pilota sperimentale delle Regioni in tema di educazione digitale dei cittadini over 65adulti per 807mila euro circa, e alle campagne di informazione e comunicazione rivolte ai cittadini, registro pubblico delle opposizioni (in collaborazione con la competente Direzione generale per le comunicazioni elettroniche), prodotti sicuri- the bodyguard, il trimestre anti-inflazione, le attività di supporto alla vigilanza del mercato e controlli in materia di sicurezza prodotti, il finanziamento del punto italiano ECC-NET (rete europea per i consumatori), le attività di monitoraggio dei prezzi con i siti Osservatorio prezzi e tariffe e Osservaprezzi carburanti e il supporto al Garante per la sorveglianza dei prezzi.
Ci sono poi le iniziative nel settore delle assicurazioni, con il rimborso polizze dormienti prescritte, e ulteriori iniziative in collaborazione con IVASS, come il finanziamento del comparatore di preventivi RC-AUTO, oggi Preventivass. E per il 2024? Entro l’estate, fanno sapere dal Mimit, dovrebbe essere approvato il nuovo decreto di riparto.