Su del 15,4% i ricavi, che ammontano a 1,77 miliardi

Italgas chiude il 2023 con un utile netto in crescita dell’11,1% a 439,6 milioni di euro rispetto ai 395,7 milioni del 2022. Su del 15,4% i ricavi, che ammontano a 1,77 miliardi: quelli della holding greca Enaon si attestano a 168,6 milioni, mentre quelli delle attività nell’efficienza energetica a 298,9 milioni di euro, trainati dal completamento dei cantieri connessi al ‘super/Ecobonus’. “Ventotto trimestri di crescita ininterrotta sono un risultato straordinario, a maggior ragione per una società come Italgas che opera prevalentemente in un settore che negli ultimi anni ha dovuto confrontarsi con un contesto internazionale particolarmente instabile”, sottolinea l’amministratore delegato, Paolo Gallo.

L’Ebitda adjusted è in crescita del 9,3% a 1,18 miliardi di euro e l’Ebit adjusted a 681,2 milioni (+9,4%). Il Consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti, convocata per il 6 maggio 2024, la distribuzione di un dividendo di 0,352 euro per azione, equivalente al 65% di payout, in crescita dell’11% rispetto al 2022, e maggiore del floor di 4% del tasso di crescita annua composita rispetto al 2022. Il gruppo rimane aperto a eventuali operazioni di M&A ma senza concrete opportunità sul tavolo: “Siamo selettivi”, sottolinea Gallo. “Ci guardiamo intorno e siamo aperti”, “ma a oggi non stiamo discutendo di nulla di concreto”, sintetizza. Lo scorso anno sono stati realizzati 906,5 milioni di euro di investimenti (in aumento dell’11,3% rispetto al 2022) che hanno reso possibile la posa di ulteriori 965 km di condotte (di cui 724 km in esercizio). Significativo il contributo delle attività in Grecia dove, a fronte di un investimento complessivo di circa 106,7 milioni di euro, sono stati posati anche circa 600 chilometri di condotte gas. Se il 2022 è stato l’anno del ritorno all’estero nel settore della distribuzione del gas, il 2023 ha visto il Gruppo diventare anche una delle principali società del settore idrico con una presenza che si estende dal Lazio alla Campania fino alla Sicilia, per complessivi 6,2 milioni di abitanti serviti.Intanto il gruppo che guarda al futuro basandosi su elementi come innovazione, sostenibilità, economia circolare e formazione, sta assumendo progressivamente la forma di una network tech company. “Nel volgere di pochi anni da società del gas – evidenzia Gallo – siamo diventati un player importante anche nell’idrico, nell’efficienza energetica e nell’It, attivi in Italia e in Grecia, e considerati benchmark tecnologico a livello globale. Un risultato reso possibile dal grande impegno delle nostre persone e dalla voglia di continuare a essere protagonisti del cambiamento”. Uno scenario che non scalda il titolo che chiude le contrattazioni poco sotto la parita a -0,09%.

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