Nella lettera inviata al personale dell'istituto, alle colleghe e ai colleghi, nel suo ultimo giorno di attività, augura buon lavoro al suo successore Fabio Panetta

“Lascio una Banca d’Italia autorevole, indipendente, profondamente rinnovata eppure ancora sempre aperta al rinnovamento e, nel mutare di temperie e ordinamenti, intimamente fedele alla sua storia e al suo impegno a perseguire, senza timori e senza compromessi, l’interesse della collettività. Al nuovo Governatore Fabio Panetta, che di questo impegno è stato al tempo stesso testimone e interprete, rivolgo i migliori auguri di buon lavoro“. Così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in una lettera al personale dell’istituto, alle colleghe e ai colleghi, nel suo ultimo giorno di attività.

“Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro in Banca, dopo dodici anni da Governatore e oltre cinquanta trascorsi da quando varcai per la prima volta il portone di Palazzo Koch da neoassunto, nel 1972 – prosegue Visco – È stato un grande onore servire l’Istituto, il Paese e l’Europa lungo un arco di tempo così esteso, dallo shock petrolifero all’esplosione dell’inflazione, dall’avvio dello Sme alla crisi della lira, dalla nascita dell’euro alle crisi del ventunesimo secolo, e a tutti i passaggi straordinariamente impegnativi che queste hanno comportato per la politica monetaria, la vigilanza e tutte le nostre funzioni e attività, coinvolgendo ogni parte della Banca d’Italia. Un grande onore e insieme una grande responsabilità, alla quale ho dedicato tutto il mio impegno e tutte le mie capacità, si può dire per l’intera mia vita professionale”, scrive Visco. 

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