La presidente della Banca centrale europa da Francoforte: "Inflazione al 2,1% nel 2025, le pressioni interne sui prezzi rimangono forti"

La presidente della Banca centrale europa (Bce), Christine Lagarde è intervenuta in occasione dell’audizione della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo. “Dalla nostra ultima udienza di giugno, la Bce ha compiuto ulteriori progressi nei suoi sforzi per riportare l’inflazione al suo obiettivo di medio termine del 2%. Per rafforzare i progressi verso il nostro obiettivo, durante la nostra ultima riunione abbiamo deciso di aumentare i tre tassi di interesse chiave della Bce di 25 punti base. E, sulla base della nostra valutazione attuale, riteniamo che i nostri tassi abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, daranno un contributo sostanziale al tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo” ha detto Lagarde.

“Le nostre ultime proiezioni mostrano che le pressioni inflazionistiche dovrebbero moderarsi e che l’inflazione raggiungerà il nostro obiettivo entro la fine del 2025. Si prevede che scenderà dal 5,6% nel 2023 al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025“.

Lagarde: “Pressioni interne sui prezzi rimangono forti”

“L’inflazione al netto dei beni energetici e alimentari è scesa dal 5,5% di luglio al 5,3% di agosto, e la maggior parte delle misure dell’inflazione di fondo ha continuato a moderarsi. Allo stesso tempo, le pressioni interne sui prezzi rimangono forti. L’inflazione dei servizi è ancora sostenuta dalla forte spesa per vacanze e viaggi e dall’elevata crescita salariale. Nel secondo trimestre il contributo del costo del lavoro all’inflazione interna annua è aumentato, in parte a causa della minore produttività. Per contro, il contributo degli utili è diminuito per la prima volta dall’inizio del 2022″. 

Lagarde: “Riforma Patto Ue entro l’anno”

Un solido quadro di governance economica è in larga misura nel nostro interesse comune. L’accordo sulla riforma del quadro fiscale dell’Ue dovrebbe quindi essere raggiunto entro la fine dell’anno. Nel nostro parere della Bce abbiamo delineato quattro priorità, che vorrei sintetizzare in quattro linee guida fondamentali: riduzione del debito sovrano e minore eterogeneità dei livelli di debito tra Paesi. Crescita più elevata e maggiore anticiclicità della politica fiscale. Ora è il momento di andare avanti su questo dossier e conto su questa commissione affinché faccia la sua parte per garantirne un’adozione tempestiva”, ha concluso Lagarde.

Senza un accordo sulla riforma del quadro di bilancio entro fine anno, ha spiegato ancora Lagarde, “vista la successione tra elezioni a livello nazionale ed elezioni per questo Parlamento, c’è il rischio che venga rinviato troppo a lungo perché noi, in termini di politica monetaria, si possa avere una buona comprensione di quale sarà il quadro fiscale per gli Stati membri. Sarebbe una situazione difficile per noi decisori di politica monetaria”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata