Il governatore di Banca d'Italia: "C'è chi dice che potevamo muoverci prima ma non vedevo le condizioni"

È vicina la fine degli aumenti dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea. Lo ha detto il governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco, durante l’evento ‘Il futuro dell’inflazione’ organizzato da Ispi. “Ritengo che siamo vicini al livello al quale fermare l’incremento dei tassi“, ha affermato. “C’è chi dice che ci fermiamo” con l’aumento dei tassi, “è credibile? Dipende, se ci sono o meno altri choc – osserva – dobbiamo partire dall’evoluzione delle determinanti fondamentali dell’inflazione, lo stato delle aspettative, la domanda, che non sembra essere particolarmente sostenuta (il rallentamento è evidente e dovuto alla politica monetaria) ma anche l’economia globale. Il terzo elemento sono i costi di produzione, quelli energetici col gas sono rapidamente calati, e non sembrano spingere verso l’alto. Su questa base, e considerato l’inasprimento molto forte dei tassic’è chi dice che potevamo muoverci prima ma io non vedevo le condizioni – dato questo ritengo che siamo vicini al livello al quale fermare l’incremento dei tassi”.

Visco: “Muoversi in caso di nuovi shock inattesi”

“Riguardo al futuro – ha continuato Visco – occorrerà essere aperti alla possibilità di muoversi nel caso avessero luogo nuovi shock inattesi sui prezzi al consumo, la cui probabilità non può essere considerata nulla ma neppure ad oggi particolarmente elevata; prudenti nel guidare il ritorno dei tassi di policy (quelli della politica monetaria) su livelli in linea con l’evoluzione dell’economia dell’area dell’euro attesa in un equilibrio di medio periodo; le condizioni monetarie dovranno restare sufficientemente restrittive per il tempo necessario a garantire un duraturo rientro dell’inflazione su valori coerenti con la stabilità dei prezzi”.

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