Dai verbali della riunione di giugno si evince come la politica monetaria abbia ancora strada da percorrere per riportare l'inflazione al target del 2%

Il Consiglio direttivo della Bce potrebbe prendere in considerazione un aumento dei tassi di interesse oltre il mese luglio, se necessario. È quanto si legge nelle minute della Banca centrale europea relative al meeting di politica monetaria di giugno nel quale è stato annunciato un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base. “L’accento – viene spiegato – è stato posto sulla necessità di essere sufficientemente restrittivi e persistenti nell’inasprimento della politica monetaria. È stato ritenuto essenziale comunicare che la politica monetaria ha ancora strada da percorrere per riportare l’inflazione al target” del 2% “in modo tempestivo”.

“È stato ricordato che, affinché le previsioni sull’inflazione si verificassero il Consiglio direttivo” della Bce “dovesse ancora, come minimo, procedere con due successivi aumenti dei tassi di interesse a giugno e luglio, rialzi incorporati nelle ipotesi sulle quali si sono basate le proiezioni”. È quanto si legge nelle minute della Bce relative al meeting di politica monetaria di giugno nel quale è stato annunciato un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base. “A partire dalle prospettive di inflazione, i membri” del Consiglio direttivo “hanno concordato ampiamente con la valutazione secondo cui, con la revisione al rialzo del percorso dell’inflazione nelle proiezioni dello staff di giugno, si prevedeva che l’inflazione rimanesse troppo elevata per troppo tempo, mettendo quindi in dubbio che stesse tornando all’obiettivo in modo tempestivo. Con le revisioni al rialzo sia dell’inflazione primaria che di quella core, il ritorno al target” del 2% “è stato nuovamente spostato ulteriormente nel futuro. Inoltre, si ritiene che prevalgano ancora rischi al rialzo per le prospettive di inflazione, principalmente a causa di dinamiche salari-prezzi più persistenti rispetto a quelle incorporate nelle proiezioni”.

Un consenso molto ampio ha sostenuto l’aumento dei tassi di 25 punti base, proposto da Lane (Philip Lane, capo economista della Banca centrale europea, ndr), mentre inizialmente è stata anche espressa una preferenza per un aumento dei tassi di interesse di riferimento della Bce di 50 punti base in considerazione del rischio che l’inflazione elevata diventi più persistente. L’accento è stato posto sul merito di attenersi a un approccio dipendente dai dati, riunione per riunione, in un contesto incerto, in particolare poiché i tassi si stanno avvicinando a un possibile picco”. È quanto si legge nelle minute della Bce relative al meeting di politica monetaria di giugno nel quale è stato annunciato un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base.

In generale, i membri del Consiglio direttivo della Bce “concordano sul fatto che l’approccio basato sui dati per l’elaborazione della politica monetaria, combinato con la comunicazione sulla funzione di reazione della Bce, sia stato utile al Consiglio direttivo e debba essere riconfermato. Allo stesso tempo, è stato osservato che, mentre il Consiglio direttivo potrebbe aver bisogno di continuare con ulteriori misure sui tassi di interesse, dovrebbe anche essere pronto a interrompere l’aumento dei tassi se richiesto dai dati e dai giudizi“. È quanto si legge nelle minute della Bce relative al meeting di politica monetaria di giugno nel quale è stato annunciato un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base.

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