La presidente della Bce fa il punto in commissione Affari all'Europarlamento: "Tassi strumento principale politica monetaria"

La Bce monitora i mercati ed è pronta a intervenire. Lo ha detto Christine Lagarde: “Accolgo con favore l’azione rapida e le decisioni prese dalle autorità svizzere. Tali azioni sono state funzionali al ripristino di ordinate condizioni di mercato e alla stabilità finanziaria”, ha dichiarato la presidente della Bce, Christine Lagarde, in audizione presso la commissione Affari monetari del Parlamento europeo, dopo l’annuncio dell’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs. “Stiamo monitorando da vicino gli sviluppi del mercato e siamo pronti a rispondere se necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’area dell’euro”.

I tassi di interesse

 “I tassi di interesse chiave della Bce rimangono il nostro strumento principale per definire l’orientamento della politica monetaria“, ha detto Lagarde.

L’inflazione

“Poiché si prevede che l’inflazione rimarrà troppo elevata per troppo tempo, la scorsa settimana il Consiglio direttivo ha deciso di aumentare di 50 punti base i tre principali tassi di interesse della Bce, in linea con la nostra determinazione a garantire il tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro 2% a medio termine bersaglio”. L’attività economica dell’Eurozona “ha ristagnato nel quarto trimestre del 2022, secondo l’ultimo comunicato di Eurostat. Il risultato è stato leggermente migliore di quanto ci aspettassimo a dicembre. Tuttavia, la domanda interna dei privati è diminuita drasticamente. L’elevata inflazione, le incertezze prevalenti e le condizioni di finanziamento più restrittive hanno intaccato i consumi privati e gli investimenti, che sono diminuiti rispettivamente dello 0,9 per cento e del 3,6 per cento”. 

La crisi energetica e il gas

“È arrivato il momento per le autorità di bilancio di ritirare il sostegno che era stato erogato per la popolazione in senso ampio per reggere l’impatto della crisi energetica. Questi programmi dovevano essere di natura temporanea e mirati e non è sempre stato così. Solo una parte di questi aveva le suddette caratteristiche quindi è necessario procedere a ricalibrare le forme di sostegno decise” e questi programmi “dovranno essere imperniati sulle categorie che ne hanno più bisogno” oltre a “incentivare la riduzione del consumo energetico”, spiega Lagarde. 

Le banche

“Oggi abbiamo linee di finanziamento pienamente sufficienti, generose. Siamo in grado di prevedere ulteriori strumenti – eventualmente riattivare quelli già esistenti come Ltro. Gli strumenti che sono a disposizione ci sembrano sufficienti allo scopo”. Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, rispondendo alle domande in audizione presso la commissione Affari monetari del Parlamento europeo. E sulle crisi che hanno funestato il sistema bancario in questi giorni, aggiunge: “non credo che le turbolenze di Signature bank e Svb siano legate alle stesse cause. Sono fenomeni molto diversi. Svb è il classico caso della ‘corsa agli sportelli’, mentre Credit Suisse viene da sviluppi di lungo tempo che hanno portato alla situazione urgente” dei giorni scorsi.

L’esposizione delle banche europee al Credit Suisse “è molto molto limitata”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, in qualita’ di presidente del Comitato europeo per il rischio sistemico (Esrb), in audizione al Parlamento europeo. “Ho chiesto ai miei esperti di approfondire la questione e il riscontro che ho avuto è che un’esposizione molto molto limitata al Credit suisse. Stiamo parlando di milioni, non di miliardi”, ha spiegato Lagarde.

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