Il patto quadro siglato ha un importo di più di 3.3 miliardi di euro oltre le possibili estensioni per tutte le Amministrazioni centrali dello Stato

Con la recente firma dei contratti per i servizi applicativi in ottica cloud per le PA centrali, Consip ha dato il via a un passaggio importantissimo nel sistema degli acquisti IT per il Settore pubblico italiano. L’Accordo quadro siglato ha un importo di più di 3.3 miliardi di euro oltre le possibili estensioni per tutte le Amministrazioni centrali dello Stato. Sul tema Tpi, The Post internazionale, ha chiesto un commento riguardo a questo importante contratto e, più in generale, sull’evoluzione del procurement pubblico negli ultimi anni a Carlo Coccoli, manager con una esperienza alle spalle come dirigente nella Divisione Settore Pubblico di IBM Italia S.p.A. e ora, da poco più di un anno, alla guida della Direzione commerciale di Deas S.p.A. (del settore della Cybersecurity, che fa parte del Raggruppamento IBM, uno degli aggiudicatari di questo Accordo).

L’Accordo quadro ‘Servizi applicativi in Cloud’ “è il modello più evoluto, l’evoluzione naturale di una strategia di totale rinnovo delle modalità di acquisto della PA italiana portato avanti coraggiosamente e con lungimiranza da Consip da anni e che, soprattutto negli ultimi quattro-cinque sotto la dirigenza dell’attuale AD, ha raggiunto risultati molto positivi”, dice Coccoli.”Dal lato delle Amministrazioni pubbliche – spiega Coccoli a Tpi, The Post internazionale – i vantaggi sono evidenti. Prima di tutto perché non devono preoccuparsi di mettere in piedi una gara d’appalto ad hoc per ogni loro esigenza, ma si trovano a disposizione una sorta di veicolo contrattuale già pronto, flessibile e già collaudato che può permettere loro di firmare un contratto – se lo vogliono – in tempi più brevi rispetto a quelli di una gara normale. Soprattutto nel campo dell’IT, infatti, è fondamentale ridurre i tempi che intercorrono tra la progettazione di una gara e quella dell’avvio delle attività previste dal contratto”.

Coccoli spiega il funzionamento: “Il meccanismo è semplice: c’è una “gara madre” gestita direttamente da Consip alla quale partecipano tutti gli operatori aventi i requisiti e, a seguito di questa, si arriva alla aggiudicazione di un numero limitato di soggetti sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa (un mix tra qualità tecnica e prezzo). I soggetti vincitori si dividono poi il budget messo a base d’asta tra le varie Amministrazioni che accedono all’Accordo Quadro per il periodo di vigenza dell’AQ (solitamente 24-36 mesi). Nelle prime tipologie di AQ messe a punto da Consip il meccanismo per assegnare i singoli contratti derivati era quello del “rilancio competitivo”, ossia una ulteriore piccola gara alla quale partecipavano esclusivamente i soggetti aggiudicatari della “gara madre”.

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