Il Fondo monetario rivede però al ribasso quelle del 2023

Il Fmi nel suo World economic Outlook rivede al rialzo le stime dell’Italia per il 2022 dello 0,2%, portandole al 3,2%, ma rivede al ribasso quelle del 2023 ipotizzando uno -0,2%, lo 0,9% in meno di quanto previsto a luglio. “In Italia e Spagna, una ripresa dei servizi legati al turismo e la produzione industriale nella prima metà del 2022 ha contribuito alla crescita prevista del 3,2 per cento e 4,3 per cento, rispettivamente, nel 2022. Tuttavia, la crescita in entrambi i paesi è destinato a rallentare drasticamente nel 2023, con l’Italia in crescita negativa”.

Picco inflazione a fine 2022

“Prevediamo che l’inflazione globale raggiungerà il picco verso la fine del 2022, ma lo farà rimanere elevati più a lungo del previsto, scendendo al 4,1 per cento entro il 2024”. Così il Fmi nel nel suo World economic Outlook. “Si prevede che l’inflazione globale aumenterà dal 4,7% nel 2021 all’8,8% nel 2022- si legge nel report – inizierà a scendere al 6,5 per cento nel 2023 e al 4,1 per cento entro il 2024”.

“Il peggio deve ancora venire”

“Le nostre ultime previsioni prevedono che la crescita globale rimanga invariato nel 2022 al 3,2% e a rallentare 2,7 percento nel 2023: 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di luglio, con una probabilità del 25% che potrebbe scendere al di sotto del 2 per cento. Più di un terzo dell’economia globale si contrarrà nel 2023, mentre le tre maggiori economie: gli Stati Uniti, il L’Unione Europea e la Cina continueranno a bloccarsi. Insomma, il peggio deve ancora venire, e per molti le persone nel 2023 si sentiranno come una recessione”. Così il Fmi nel nel suo World economic Outlook.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: