Lo ha detto la commissaria europea all'energia, Kadri Simson, al termine del Consiglio Energia a Bruxelles

Per fronteggiare la crisi energetica la Commissione Europea intende “proporre un obiettivo obbligatorio per gli Stati membri per ridurre i consumi nelle ore di punta. Andrà quindi implementato in base alle circostanze nazionali”. Lo ha affermato la commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Energia a Bruxelles. Sul tema, invece, il vice primo ministro ceco Josef Sikela, della presidenza del Consiglio Ue, ha detto di aspettarsi “un approccio simile a quello del gas, quindi c’è un approccio volontario come primo passo e potrebbe esserci un fattore scatenante di allerta per passare a misure obbligatorie a un livello che deve ancora essere discusso”. 

All’interno dell’incontro i ministri dell’Energia dell’Unione si sono accordati “sulla necessità di una soluzione solida e urgente” per mitigare i prezzi elevati dell’energia, ha detto Sikela. “Dobbiamo lavorare rapidamente e preparare una soluzione coordinata a livello dell’Ue. Non è stata una discussione facile e sicuramente non l’ultima che stiamo avendo ma siamo riusciti a trovare una chiara direzione per tutte le misure che devono essere prese”. Tra le misure di emergenza chieste alla Commissione c’è anche il price cap sul gas, ha precisato Sikela. 

Infine, la rappresentante della Commissione ha auspicato lo sviluppo di un indice alternativo al Ttf per la quotazione del gas naturale. “L’attuale parametro di prezzo del gas, noto come Ttf, è collegato a un mercato relativamente piccolo e basato su gasdotti, che non riflette l’attuale realtà nell’Ue”, ha detto Simson. 

 

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