Il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani – secondo alcune indiscrezioni legate ai lavori del Consiglio dei Ministri di oggi – avrebbe proposto di rendere obbligatorio abbassare, a partire da ottobre, la temperatura nelle case di circa un grado, riducendo anche il periodo di azione degli impianti di riscaldamento.

Si tratta di fatto di una prima misura di razionamento, pensata per rispondere alla possibile interruzione dei flussi di gas dalla Russia. Il tema di come risparmiare in casa sarà sempre più importante nei prossimi mesi, con i nuclei familiari che cercheranno in tutti i modi di fare fronte ai sicuri rincari nelle bollette energetiche.

Qualche mese fa l’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha pubblicato un suo studio sul risparmio energetico in casa. Secondo le stime pubblicate nel rapporto “Azioni per la Riduzione del Fabbisogno Nazionale di Gas nel settore residenziale”, adottare alcuni specifici comportamenti potrebbe portare a risparmiare fino a 180 euro all’anno, utilizzando circa 2,7 miliardi di metri cubi di gas in meno.

Le azioni sono proprio quelle suggerite da Cingolani: abbassare di un grado i riscaldamenti, azionarli un’ora in meno. Passando dai 20 ai 19 gradi, si risparmierebbe oltre il 10% dell’energia usata per riscaldare le abitazioni. Inoltre, l’Enea suggerisce di diminuire di due settimane l’accensione degli impianti, una all’inizio del periodo freddo e una alla fine.

Altro consiglio dell’Enea è sostituire tutte le lampadine di casa con lampadine a Led, fare partire lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico e infine, se possibile e compatibile con il proprio budget, sostituire i propri elettrodomestici con strumenti ad alta efficienza energetica. Una spesa intelligente oggi potrebbe infatti rivelarsi un grosso risparmio sul lungo periodo.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata