Alle critiche della Germania risponde: "Noi obbediamo alle leggi, non ai politici, perché siamo indipendenti"

La Banca centrale europea ha deciso di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento a zero, il minimo storico. Il consiglio dei governatori ha inoltre scelto di mantenere invariato il tasso sui depositi, a -0,40%, e quello di rifinanziamento marginale, a 0,25%. Le decisioni erano ampiamente attese dai mercati. 

I tassi di interesse resteranno "a un attuale o più basso livello per un prolungato periodo di tempo oltre l'orizzonte del nostro piano di acquisto di asset", ha spiegato il presidente della Bce, Mario Draghi, in conferenza stampa a Francoforte. 

ANCORA INCERTEZZA, MA RIPRESA EUROZONA PROSEGUE. Anche se "l'incertezza globale persiste", la Bce si aspetta che la ripresa nell'eurozona "prosegua, con la domanda interna in particolare" sostenuta dalle politiche monetarie accomodanti, ha aggiunto. Draghi poi ha sottolineato che la ripresa è sostenuta anche dal calo dei prezzi del petrolio, che aumenta il reddito a disposizione delle famiglie e taglia i costi per le imprese aiutando le esportazioni. Tuttavia, ha proseguito il presidente della Bce, l'andamento è ancora appesantito dagli aggiustamenti di bilancio, da un ritardo nelle riforme strutturali e dal rallentamento dei mercati emergenti.

OBBEDIAMO ALLE LEGGI, NON AI POLITICI. "Abbiamo il mandato di perseguire la stabilità dei prezzi per tutta l'eurozona e non solo per la Germania. Questo mandato è stabilito dai trattati e dalle leggi europee e noi obbediamo alle leggi, non ai politici, perché siamo indipendenti". Così Draghi ha risposto a chi gli chiedeva conto delle critiche in Germania alle politiche monetarie accomodanti della Banca centrale. "Abbiamo avuto una breve discussione su questo e il consiglio è stato unanime nel difendere l'indipendenza della Bce e l'appropriatezza della nostra politica attuale", ha aggiunto.

Secondo Draghi le politiche della Bce "non sono molto differenti dalle politiche praticate in una molto larga parte del mondo, in importanti giurisdizioni". "Diamogli tempo, con le riforme strutturali gli effeti saranno più veloci", ha spiegato ancora.

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