Roma, 4 apr. (LaPresse) – Per combattere la deflazione la Bce avrebbe realizzato un modello matematico secondo cui, con un ‘quantitative easing’ da 1.000 miliardi di euro, si avrebbe una crescita dell’inflazione pari allo 0,2-0,8% a seconda dei modelli economici utilizzati. Lo scrive Frankfurter Allegemaine Zeitung (Faz). In merito il vicepresidente della Bce, Vitor Costancio, a margine del Workshop Ambrosetti di Cernobbio, ha spiegato di non essere a conoscenza di queste ipotesi, riportate oggi dal giornale tedesco: “Non ne so nulla”.

“STUDIAMO VARI SCENARI”. La Bce e le autorità competenti dell’Eurosistema “continueranno le loro riflessioni sui vari scenari che verranno fatti”, afferma in una nota un portavoce della Bce, commentando la notizia della Faz. Il Consiglio direttivo, ribadisce il funzionario, “ha detto ieri di essere unanime nel suo impegno ad usare anche strumenti non convenzionali” per combattere i rischi di deflazione.

SPREAD GIU’, BTP AI MINIMI. La possibilità che la Bce ricorra a un acquisto massiccio di bond e stampi moneta piace ai mercati. Chiude in calo a 162 punti base lo spread tra Btp e Bund tedeschi, dai 165 punti di ieri. Il tasso dei decennali italiani termina la giornata al 3,17%. Nel corso della seduta il Btp a 10 anni ha toccato il tasso minimo dall’introduzione dell’euro, posizionandosi al 3,15% con lo spread a 159,7 punti base. Il differenziale del Bonos spagnolo con il Bund chiude oggi a 161 punti, sostanzialmente appaiato allo spread italiano. Anche la Borsa di Milano ha risposto positivamente, terminando con un guadagno dello 0,83% a 22.175,48 punti.

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