Milano, 25 nov. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in moderato ribasso con il Ftse Mib che ha perso lo 0,20% a 18.784 punti appesantito dalle vendite che hanno colpito il comparto bancario, specialmente il Montepaschi. A Wall Street il Nasdaq ha superato la soglia dei 4.000 punti per la prima volta dopo tredici anni. Gli indici statunitensi hanno però ridotto i guadagni dopo il dato sulle vendite di abitazioni in corso, che ad ottobre sono scese dello 0,6% contro attese che indicavano un rialzo dell’1%. Da segnalare le vendite sul petrolio all’indomani dell’accordo tra Stati Uniti e Iran sul nucleare. A Tokyo il Nikkei ha mostrato un balzo dell’1,5% sfruttando l’indebolimento dello yen dopo che il governatore Kuroda ha dichiarato che la Bank of Japan è pronta a modificare la sua politica monetaria a seconda delle circostanze. In Italia il ministro Franceschini ha fatto sapere che il Governo, pur rispettando il lavoro del Parlamento, porrà la fiducia sulla legge di stabilità.

Vendite sui titoli del comparto bancario ad iniziare dal Banca Mps, che ha mostrato un tonfo del 7,52% a 0,195 euro. Nel pomeriggio la banca ha comunicato di aver convocato per domani un Cda in merito ad operazioni sul capitale. Nel fine settimana Il Sole 24 Ore ha riportato di uno scontro tra i vertici del Monte e la Fondazione Mps sulla tempistica dell’aumento di capitale. Secondo il quotidiano, il presidente Profumo e l’Ad Viola vorrebbero puntare il piede sull’acceleratore dopo aver ricevuto l’ok definitivo dalla Commissione Ue al piano di ristrutturazione. La convocazione dell’assemblea straordinaria in questo modo sarebbe prevista per fine anno, con l’avvio della manovra entro gennaio. Soluzione questa che invece sarebbe osteggiata dalla Fondazione. Male anche Banco Popolare (-4,19% a 1,279 euro), Ubi Banca (-3,10% a 4,884 euro), Popolare di Milano (-2,21% a 0,441 euro), Mediobanca (-0,81% a 6,12 euro), Unicredit (-0,38% a 5,26 euro). Invariata Intesa SanPaolo a 1,726 euro.

Fiat ha lasciato sul parterre il 3,53% a 5,745 euro dopo aver reso noto nel pomeriggio che il Cda di Chrysler ha ritenuto non fattibile il lancio e il completamento dell’Ipo prima della fine del 2013. Più probabile quindi che lo sbarco a Wall Street del gruppo di Wall Street si concretizzi nel primo trimestre del 2014. Questa mattina il Wall Street Journal riportava invece che la fissazione della fascia di prezzo ci sarebbe stata in settimana con una raccolta tra 1,5 e 2 miliardi di dollari dal collocamento del 16,6% del colosso di Detroit. In grande spolvero il settore del lusso: Tod’s ha guadagnato il 3,92% a 121,80 euro, Ferragamo è avanzata del 3,89% a 28,58 euro aggiornando i massimi storici. La maison fiorentina ha fatto sapere di aver completamente rinnovato lo storico flagship store nel Mandarin Oriental a Hong Kong, aperto dal gruppo nel 1986.Pirelli ha mostrato un rialzo dello 0,62% a 11,38 euro dopo l’incontro di venerdì con gli analisti. “Confermiamo la nostra visione positiva ritenendo che ci sia spazio per l’intero settore di beneficiare di un re-rating dei multipli, dimostrando che il focus sulla generazione di cassa porti dei risultati”, hanno spiegaoto gli analisti di Equita. Il broker ha scritto che il gruppo degli pneumatici ha confermato l’intenzione di cercare una joint venture in Asia per il segmento ‘Truck’ per crescere. Joint venture che non sono escluse anche per il business ‘Agro’, sviluppato solo in America Latina.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata