Milano, 17 mag. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in moderato rialzo un’altra seduta senza grandi scossoni. Nel pomeriggio la fiducia dei consumatori Usa calcolata dall’Università del Michigan è cresciuta a maggio a 83,7 punti dai 76,4 punti di aprile. Il dato è migliore delle attese degli analisti che indicavano 77,9 punti e si tratta del valore massimo dal luglio del 2007. Anche il leading indicator, che ad aprile è salito dello 0,6%, ha superato le previsioni che erano ferme a +0,2%. In Italia il Consiglio dei Ministri ha confermato il rinvio della rata dell’Imu di giugno e ha fatto sapere che entro fine luglio approverà la riforma della tassazione sugli immobili. Il Governo ha inoltre dato il via libera al rifinanziamento per 1 miliardo di euro alla cassa integrazione in deroga che “consente di avvicinarsi al fabbisogno che immaginiamo per il 2013”, ha detto il premier Letta. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,35% a 17.604 punti.

Positivi i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 2,90% a 1,242 euro, Popolare di Milano l’1,65% a 0,449 euro, Unicredit lo 0,70% a 4,32 euro, Monte dei Paschi l’1,48% a 0,233 euro, Intesa SanPaolo lo 0,48% a 1,477 euro, Ubi Banca l’1,14% a 3,544 euro. Sul paniere principale ha svettato Pirelli con un rialzo del 3,82% a 8,98 euro, mentre STM ha mostrato un progresso dell’1,52% a 7,325 euro all’indomani dell’Investors & Analysts Day con gli analisti tenutosi a Londra. Dall’evento è emersa la conferma dell’obiettivo del margine Ebit di medio-lungo termine del 10% o superiore rispetto al 5,5% della stima sul 2014, una riduzione della spesa operativa a 600-650 milioni di euro per trimestre da inizio 2014 e costi per l’uscita dalla joint venture ST-Ericsson per 350-450 milioni di dollari. Sul fondo del paniere principale sono scivolate Luxottica (-1,95% a 41,33 euro) e Fiat (-1,49% a 5,30 euro). Il titolo del Lingotto ha tirato il freno dopo le ultime brillanti sedute. Questa mattina i dati dell’Acea hanno evidenziato che ad aprile il Lingotto ha immatricolato nel Vecchio Continente 68.181 nuove auto, il 9,8% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nei primi quattro mesi il Lingotto ha venduto 266.121 vetture, in flessione del 9,3% annuo. La quota di mercato del gruppo torinese si è attestata al 6,3%, in ribasso dal 7,1% di dodici mesi fa ma in lieve crescita dal 6% registrato a marzo. Da inizio anno la quota si è attestata al 6,4% contro il 6,5% di un anno fa. Le vendite del marchio Fiat ad aprile sono scese del 4% a 52.473 unità.

Finmeccanica (+0,09% a 4,572 euro) è finita sotto i riflettori di Citigroup che ha alzato il target price sul titolo a 4,60 euro da 4,40 euro confermando il giudizio neutral. L’aggiornamento del prezzo obiettivo riflette, a detta degli analisti, i benefici derivanti dalla ristrutturazione aziendale. “Sebbene visivamente a buon mercato – hanno spiegato però gli esperti – i rischi circa la ristrutturazione e la debole conversione cash difficilmente porteranno ad un re-rating nel breve termine”. Catalizzatori del titolo per Citi sono i risultati di primo trimestre e le potenziali cessioni di asset no-core.

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