Milano, 11 mar. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in rosso la prima seduta dopo il declassamento di Fitch giunto venerdì a mercati chiusi. L’agenzia di rating ha tagliato il rating sul nostro Paese da A- a BBB+ con outlook negativo i scia al risultato inconcludente emerso dalle elezioni del 24-25 febbraio. Lo stallo creatosi, hanno spiegati gli esperti, rende improbabile la formazione di un nuovo governo stabile e l’incertezza che ne deriva crea un contesto non favorevole alle riforme strutturali. Le ripercussioni del downgrade si sono fatte sentire sullo spread che, dopo essere sceso settimana scorsa sotto la soglia dei 300 punti base, oggi si è riallargato con decisione a 315 punti base con il rendimento del decennale al 4,66%. Domani l’attesa è per l’asta di Bot annuali di marzo per 7,75 miliardi di euro. Oggi è stato il giorno anche della lettura del Pil italiano: nel quarto trimestre il dato ha mostrato un calo dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti, in linea con la lettura precedente. Rivista al ribasso invece la flessione tendenziale, pari al 2,8% nei confronti del quarto trimestre del 2011 (-2,7% la precedente lettura). In questo quadro a Piazza Affari il Ftse Mib è sceso dello 0,69% a 16.091,98 punti mentre il Ftse All Share si è attestato a quota 17.108,28 in calo dello 0,65%.
Debole il comparto bancario. Societe Generale ha deciso di rivedere molti dei target price fissato sui titoli dei maggiori istituti di credito italiani. Nel dettaglio, il broker francese ha abbassato il prezzo obiettivo su Intesa Sanpaolo a 1,15 da 1,25 con rating sell (-0,71% a 1,255 euro), su Unicredit a 4 da 4,5 euro con rating hold (-1,21% a 3,904 euro), su Ubi Banca a 3,60 da 4,10 euro con rating hold (-1,02% a 3,48 euro), su Banco Popolare a 1,2 da 1,6 euro con rating hold (-3,12% a 1,148 euro) e su Monte dei Paschi di Siena a 0,15 da 0,18 euro con rating sell, il cui titolo però ha chiuso in controtendenza in rialzo dell’1,33% a 0,2138 euro. Chiusura in rosso per Impregilo (-0,30% a 3,988 euro). Alla luce dei risultati preliminari, il consiglio di amministrazione del general contractor ha approvato un’ipotesi di proposta di dividendo 2012 per circa 600 milioni di euro.La promozione di Deutsche Bank su Fiat Industrial, che ha alzato il giudizio a buy da hold con target price passato a 12,5 da 9,5 euro, ha rinvigorito tutta la Galassia Agnelli: in rialzo dello 0,32% a 9,30 euro Fiat Industrial, del 3,25% a 4,57 euro Fiat Spa e del 2,37% a 22,50 euro la holding Exor. Ottime performance anche per Saipem (+2,27% a 22,09 euro), in scia all’aggiudicazione nuovi contratti E&C Offshore in Africa settentrionale e occidentale per un valore complessivo di circa 1,1 miliardi di dollari.Profondo rosso per Atlantia (-3,45% a 12,30 euro), dopo che il cda, insieme a quello di Gemina (-6,09% a 1,295 euro), ha dato il via libera alla fusione tra le due società, fissando il rapporto di concambio a un’azione ordinaria Atlantia ogni nove Gemina, come da attese, e il cui completamento è previsto per la fine del 2013. La nuova entità registrerà (pro forma 2012) ricavi per 4,5 miliardi, un Ebitda di 2,7 miliardi, un indebitamento netto pari a 11 miliardi e una capitalizzazione di mercato al 7 marzo a 10,2 miliardi di euro.
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