Roma, 1 mar. (LaPresse) – Il 2012 in cifre si conferma un anno nero per l’economia italiana. L’Istat rileva che il Pil è diminuito del 2,4% (dato grezzo). La riduzione è in linea con le stime del governo. La produzione economica ai prezzi di mercato è stata pari a 1.565.916 milioni di euro correnti, con una riduzione dello 0,8% rispetto all’anno precedente.

Dal lato della domanda nel 2012 si registra una caduta in volume del 3,9% dei consumi finali nazionali e dell’8,0% degli investimenti fissi lordi, mentre le esportazioni di beni e servizi hanno segnato un aumento del 2,3%. Le importazioni sono diminuite del 7,7%. A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato un calo in volume in tutti i principali comparti, con diminuzioni del 4,4% nell’agricoltura, silvicoltura e pesca, del 3,5% nell’industria in senso stretto, del 6,3% nelle costruzioni e dell’1,2% nei servizi.

DEFICIT OLTRE ATTESE. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil, è pari nel 2012 al -3,0% (era -3,8% nel 2011). Il dato sul disavanzo nel 2012 è tuttavia peggiore delle ultime stime rilasciate nel Def dal governo, che si aspettava un deficit al 2,6% del Pil. L’avanzo primario (indebitamento netto, al netto della spesa per interessi) è pari, in rapporto al Pil, al 2,5% (era 1,2% nel 2011).

PRESSIONE FISCO RECORD. La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 44,0% nel 2012, in aumento di 1,4 punti percentuali rispetto al 2011.

CROLLA SPESA FAMIGLIE. La spesa per i consumi finali delle famiglie residenti nel 2012 ha mostrato un’ampia contrazione in volume (pari al -4,3%), dopo essere risultata quasi stabile nel 2011 (+0,1%). Il calo dei consumi delle famiglie residenti sul territorio economico è stato particolarmente marcato per i beni (-7,0%), mentre la spesa per i servizi ha registrato una diminuzione dell’1,4%. In termini di funzioni di consumo, le contrazioni più accentuate hanno riguardato la spesa per vestiario e calzature (-10,2%) e quella per i trasporti (-8,5%).

DEBITO PUBBLICO RECORD. Il debito pubblico italiano è balzato al livello record del 127% del Pil nel 2012, attestandosi a 1.988.658 milioni di euro, dal 120,8% del 2011, pari a 1.907.392 milioni. Nel 2008 il debito era al 106,1% del Pil e si era attestato 1.671.001 milioni di euro.

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