Bruxelles (Belgio), 23 gen. (LaPresse) – E’ “quasi stabile” al 90% del Pil il debito pubblico dell’eurozona alla fine del terzo trimestre del 2012, a fronte dell’89,9% di tre mesi prima, mentre quello italiano vola dal 126% al livello record del 127,3%. Lo rileva Eurostat. Tra i 27 Paesi Ue l’unico rapporto debito/Pil superiore è quello della Grecia, che si posiziona al 152,6% dal 149,2% di fine giugno. Tuttavia su base annua il debito italiano cresce di 7,4 punti percentuali dal 119,9% del Pil, mentre quello greco mostra un taglio di 11,1 punti.

Secondo l’istituto statistico europeo, nell’Ue a 27 Paesi il debito alla fine del terzo trimestre dello scorso anno era all’85,1% a fronte dell’85% di tre mesi prima. A fine settembre 2011 il rapporto debito/Pil era dell’86,8% nell’eurozona e dell’81,5% nel complesso degli Stati membri Ue. Eurostat quantifica anche la quota di indebitamento dovuta all’assistenza finanziaria di alcuni Paesi verso quelli che hanno avuto bisogno di prestiti a causa della crisi. La quota di debito dovuta ai prestiti intergovernativi alla fine del terzo trimestre del 2012 è dell’1,7% per l’eurozona e dell’1,3% per l’Ue a 27. Tra i Paesi con il maggior rapporto debito/Pil seguono Grecia e Italia il Portogallo (120,3%), l’Irlanda (117%) e il Belgio (101,6%).

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