Milano, 21 gen. (LaPresse) – Chiude in positivo la Borsa di Milano, in una giornata con volumi di scambi ridotti per la chiusura di Wall Street in occasione della festività statunitense del Martin Luther King Day. L’indice Ftse Mib termina in rialzo dello 0,44% a 17.631,99 punti e il Ftse All-Share avanza dello 0,45% a 18.622,54 punti. Oggi comincia anche il secondo mandato del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che ha tenuto un discorso a Capitol Hill. Poco prima il partito repubblicano ha fatto sapere che l’innalzamento del limite legale al debito pubblico Usa approderà alla Cemera mercoledì. Intanto in Europa è iniziato l’Eurogruppo che dovrebbe decidere il successore alla presidenza di Jean-Claude Juncker. Nonostante la diffidenza della Francia, a godere di un ampio sostegno è il ministro delle Finanze olandese, Jeroen Dijsselbloem, il cui governo è stato più volte allineato alla Germania sulle misure da attuare per superare la crisi del debito. Ancora sul fronte europeo la Bundesbank ha fatto sapere che l’economia tedesca dovrebbe ripartire già dal primo trimestre dell’anno, mentre il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, intervenuto a Bruxelles di fronte alla commissione Economia e Affari monetari dell’Europarlamento ha confermato che l’Italia raggiungerà il pareggio di bilancio strutturale nel 2013 e che non saranno necessarie manovre aggiuntive. In questo contesto, chiusura positiva per le principali Borse europee. L’indice Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,43% a 6.180,98 punti, il Dax di Francoforte sale dello 0,61% a 7.748,86 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento dello 0,57% a 3.763,03 punti. A Madrid l’indice Ibex avanza dello 0,72% a 8.665,9 punti, mentre ad Atene l’Athex cresce dello 0,18% a 975,67 punti.

Con lo spread Btp-Bund poco sopra quota 260 punti base chiude misto il comparto bancario. Cadono Monte dei Paschi (-0,41% a 0,2942 euro), Bper (-0,58% a 5,975 euro) e Intesa Sanpaolo (-0,07% a 1,506 euro). Salgono invece Popolare di Milano (+0,29% a 0,514 euro), Banco Popolare (+1,46% a 1,527 euro), Ubi Banca (+1,46% a 4,018 euro), Mediobanca (+0,47% a 5,39 euro) e Unicredit (+1,4% a 4,482 euro). Tra gli industriali brillanti Fiat (+3,92% a 4,724 euro) e Fiat Industrial (+3,75% a 9,28 euro), mentre arretra Finmeccanica (-0,81% a 4,92 euro), che ha incassato venerdì, a mercati chiusi, il taglio del rating da parte di Standard & Poor’s.

Nel resto del paniere principale ancora sotto i riflettori l’altalena di Mediaset, che oggi retrocede dello 0,69% a 2,004 euro. Pioggia di vendite su Telecom Italia (-2,68% a 0,744 euro), seguita dalla controllata Telecom Italia Media (-1,98% a 0,1586 euro). Poco mosso Eni (+0,1% a 19,31 euro) che ha firmato oggi un memorandum of understanding per lo sviluppo di opportunità di business in Vietnam e all’estero con PetroVietnam. Tuttavia secondo il ‘Corriere della Sera’ il Cane a sei zampe avrebbe problemi nella rinegoziazione dei contratti take or pay con Norvegia e Olanda. Fuori dal Mib, sull’ipotesi dell’ingresso di soci esteri cinese e del Qatar, decolla la holding a monte di Pirelli (+1,76% a 9,54 euro), Camfin (+17,73% a 0,82 euro).

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