Il ministro Sangiuliano respinge: "È spazio di libertà, non di censura e intolleranza"

Il mondo dell’arte reclama l’esclusione di Israele dalla prossima Biennale di Venezia ma il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano non ci sta e parla di “censura e intolleranza” nei confronti dello Stato Ebraico. Oltre settemila persone tra artisti, curatori e lavoratori culturali hanno presentato una richiesta alla Fondazione della rassegna – in programma dal 20 aprile al 24 novembre – che recita “No al Padiglione del Genocidio alla Biennale“. Tra i firmatari figura anche il Palestine Museum Us. Il ministro ha risposto alla lettera definendo “inaccettabile, oltre che vergognoso, il diktat di chi ritiene di essere il depositario della verità e con arroganza e odio pensa di minacciare la libertà di pensiero e di espressione creativa in una Nazione democratica e libera come l’Italia”. E ha aggiunto: “Israele non solo ha il diritto di esprimere la sua arte ma ha il dovere di dare testimonianza al suo popolo proprio in un momento come questo in cui è stato duramente colpito a freddo da terroristi senza pietà. Allo Stato di Israele, ai suoi artisti e a tutti i suoi cittadini va la mia più profonda solidarietà e vicinanza. La Biennale d’arte di Venezia sarà sempre uno spazio di libertà, di incontro e di dialogo e non uno spazio di censura e intolleranza. La cultura è un ponte tra le persone e le nazioni, non un muro di divisione”. 

Svelato il Padiglione Italia

Nel frattempo è stato presentato al Ministero della Cultura il progetto del Padiglione Italia per l’Esposizione Internazionale d’Arte, una installazione sonora e ambientale dell’artista Massimo Bartolini, che torna alla Biennale dopo la partecipazione del 2013. Un’idea “che dà una supremazia all’ascolto piuttosto che al visivo, l’ascolto è sensibile a tutto quello che ti sta attorno, il visivo solo a quello che sta di fronte – ha raccontato – La dialettica ci ha portato fin qua, adesso forse è il momento di emanciparsi, di implementare. Il progetto parla di queste cose, spero che una piccola goccia di meraviglia possa attraversare tutti quelli che lo vedranno”. ‘Due qui/To Hear’, gioco di parole che suggerisce nell’immediato il concetto di ascolto, propone un itinerario del Padiglione potenzialmente circolare, con due figure che fanno da ideali introduzioni agli spazi e al progetto: gli alberi del Giardino delle Vergini e un Bodhisattva Pensieroso. “Queste due figure hanno a che fare in qualche modo con un senso di immobilità e inazioni – ha spiegato Luca Cerizza, curatore del progetto – Entrambe rappresentano una possibilità di relazione più profonda“. Intorno a loro e con loro si delineano le opere che aprono e chiudono il progetto, che ha il suo centro in una grande installazione sonora attraversabile dal pubblico. “È una grande costruzione modellata su un riferimento alla cultura italiana barocca – ha proseguito – A costruire un percorso dove lo spettatore e il visitatore si muove alla ricerca di un punto d’equilibrio”. Sul fronte musicale le giovani compositrici Caterina Barbieri e Kali Malone e uno dei musicisti più importanti della musica sperimentale degli ultimi cinquant’anni, Gavin Bryars (insieme al figlio Yuri Bryars), contribuiranno alle opere sonore di Bartolini. Il Padiglione Italia, realizzato dal Ministero della Cultura anche grazie al contributo di Tod’s e di Banca Ifis in qualità di partner e sponsor, è il biglietto da visita del nostro paese alla Biennale d’Arte. Un evento che “è la vera grande istituzionale culturale italiana, è la proiezione dell’Italia nel mondo delle nostre idee e dei nostri contenuti. Lo è stato in passato e lo diventerà sempre di più in futuro – ha evidenziato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – Diventa una grande occasione di promozione della nostra cultura ma anche un’occasione in cui intrecciare relazioni, mettere a punto progetti e sviluppare idee”. A maggior ragione considerando l’investimento da 170 milioni di euro previsto dal Piano complementare che accompagna il Pnrr. Soldi che “permetteranno di avere una nuova Biennale dal punto di vista infrastrutturale che poi potrà riempirsi di contenuti importanti”, ha assicurato Sangiuliano. 

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