Sequestrati l'intero complesso aziendale e oltre 16 milioni di euro dei 21 dati dal governo. Di Maio: "Non abbandoniamo i lavoratori"

Il nuovo futuro della Blutec a Termini Imerese avrebbe dovuto essere un rilancio dello stabilimento ex Fiat con un piano industriale che prevedeva la costruzione di auto ibride e veicoli elettrici e gran parte degli operai riassorbiti entro il 2018. Invece è finita con un'inchiesta della magistratura e gli arresti domiciliari, con l'accusa di malversazione ai danni dello Stato, per i due esponenti di vertice del management di Blutec, il presidente del consiglio di amministrazione Roberto Ginatta, e l'amministratore delegato Cosimo Di Cursi, non in Italia al momento dell'emissione del provvedimento dell' autorità giudiziaria.

Almeno 16 dei 21 milioni di euro di fondi pubblici versati alla Blutec per la riconversione dell'impianto di Termini Imerese, a quanto emerso dalle indagini della guardia di finanza, non sarebbero mai stati impiegati per gli obiettivi previsti.

Le fiamme gialle hanno sequestrato la Blutec, che ha sede a Rivoli, nel torinese, e le disponibilità economiche e finanziarie degli indagati fino a un totale di 16,5 milioni di euro. Sigilli anche agli altri stabilimenti presenti in Italia. Ginatta – socio di Andrea Agnelli nella holding finanziaria 'Investimenti Industriali' – e Di Cursi sono stati anche sospesi dall'esercizio di attività d'impresa e dalle funzioni direttive di società e persone giuridiche.

Gli investigatori del nucleo di polizia economico-finanziaria hanno ricostruito i movimenti della società e la destinazione dei 21 milioni ricevuti da Invitalia, agenzia nazionale per gli investimenti e lo sviluppo d'impresa di proprietà del Ministero dell'Economia,  che Blutec avrebbe dovuto usare per la riconversione dell'area industriale di Termini Imerese, nel palermitano. Blutec era nel mirino della magistratura da ottobre scorso: non avrebbe rispettato l'accordo di programma sottoscritto nel 2015 con i dicasteri dello Sviluppo Economico, con la Regione Siciliana e il Comune di Termini Imerese. Da Invitalia era arrivata una contestazione sulla rendicontazione delle somme nel corso del 2018 per avviare la procedura per la restituzione dei finanziamenti.

Gli investigatori, ha detto il colonnello della guardia di finanza Cosmo Virgilio, hanno accertato "che dopo una serie di giro conti su rapporti bancari e finanziari intestati alla stessa società una buona parte di questi milioni sono stati oggetto di speculazione finanziaria e hanno prodotto dei rendimenti. E sono poi stati smobilizzati su altri conti di società di proprietà della famiglia Ginatta".

Nel mese scorso a Termini Imerese era stato il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio che aveva annunciato il via libera a sei mesi di cassa integrazione, chiedendo però alla Blutec il rispetto degli impegni. Ora nel futuro della azienda e dei suoi lavoratori sembra esserci solo incertezza. "La società è e continua ad essere operativa", è la precisazione fatta da Blutec, assicurando che "nelle prossime ore sarà cura dell'amministratore nominato prendere contatti con tutti gli stakeholders interessati, clienti, partner commerciali, fornitori, per garantire continuità del ciclo produttivo e tutela dei posti di lavoro".

Dopo la chiusura dello stabilimento Fiat, decisa nel 2011, si sono susseguite le ipotesi di salvataggio del polo di Termini Imerese, fino all'arrivo della Blutec. Il risultato è che l'annunciata produzione di auto ibride è al palo e oltre 500 operai ex Fiat sono in cassa integrazione. Ma il modo in cui sono finite le cose non è sembrato proprio un fulmine a ciel sereno al sindaco di Termini, Francesco Giunta: "nell'elencazione dei progetti abbiamo sempre visto slide, almeno da quando sono sindaco, e mai nulla di concreto. I lavoratori mi sembrano attoniti e rassegnati, come se si aspettassero questo epilogo". E per il procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio a questo punto "la speranza è che il polo industriale risorga e che queste indagini servano ad aprire di più gli occhi, fare controlli più appropriati e avere uno scatto di fantasia su come si possono realizzare i livelli occupazionali che questo territorio merita".

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