Beretta aveva iniziato a collaborare dopo l'arresto per l'omicidio Bellocco e aveva puntato il dito contro i due

Marco Ferdico e Pietro Andrea Simoncini hanno confessato l’omicidio del capo ultras dell’Inter Vittorio Boiocchi, avvenuto il 29 ottobre 2022. È quanto si apprende sull’inchiesta sulle curve di San Siro.

Ferdico, l’uomo dei social della curva Nord e braccio destro dell’ex capo ultras Andrea Beretta, in carcere da settembre 2024 e a processo per associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso e vari reati, avrebbe ammesso di aver preso parte all’organizzazione del delitto in un interrogatorio con la Procura di Milano circa due settimane fa.

Il 41enne calabrese Simoncini, arrestato ad aprile su ordine del gip Daniela Cardamone con Ferdico, il ‘pentito’ Beretta – che da ottobre collabora con i pm – e altre tre persone, lo ha fatto ieri. Al pm Paolo Storari ha detto di aver guidato la moto da cui sono stati sparati 5 colpi di una Luger calibro 9X19 contro Boiocchi fuori da casa sua poco prima di Inter-Sampdoria.

Simoncini ha indicato nel 30enne Daniel D’Alessandro, detto ‘Bellebuono’, rintracciato sul Mar Nero nella città di Svetivlas ed estradato nelle scorse settimana dalla Bulgaria, l’uomo che ha premuto il grilletto uccidendo Boiocchi. Per l’omicidio il 41enne, ritenuto dalla Dda di Milano un criminale comune esterno alle dinamiche delle curve (ma fratello della ex moglie di Marco Ferdico) e che, secondo l’accusa, sarebbe stato reclutato da Beretta venuto a conoscenza della sua partecipazione alla ‘Faida delle Preserre’ – una guerra fra le cosche scoppiata nel 1988 e mai conclusa nella provincia di Vibo Valentia e nei Comuni di Soriano Calabro, Sorianello, Gerocarne, Ariola – sarebbe stato pagato 18mila euro: 15mila euro la cifra inizialmente pattuita a cui si sarebbero aggiunti altri 2-3mila euro per un primo tentativo di agguato, fallito a metà ottobre 2022 quando lo stesso sarebbe arrivato in Lombardia dalla Calabria una prima volta.

L’omicidio di Vittorio Boiocchi del 29 ottobre infatti sarebbe dovuto avvenire con due settimane di anticipo: fu bloccato a seguito di una perquisizione condotta a casa di Ferdico dalle forze dell’ordine mentre indagano su alcuni reati comuni. Episodio che spaventò gli indagati, convinti di essere monitorati, rallentando l’operazione. Ora le confessioni gettano nuove luce sulle faide fra gli ultras di Milano.

Quella di Ferdico, che con il padre Gianfranco arrestato con lui ad aprile è ritenuto l’uomo che si è occupato della ricerca delle “basi logistiche”, di un Fiat Ducato, dei cellulari criptati, potrebbe essere cruciale per individuare la pistola dell’omicidio, oltre ai moventi della faida e la stagione della scalata della ‘ndrangheta alla curva Nord del Meazza, culminata nell’omicidio il 4 settembre 2024 di Antonio Bellocco a Cernusco sul Naviglio da parte di Beretta.

Oltre a loro l’inchiesta di squadra mobile di Milano e Sisco della polizia di Stato ha portato anche all’arresto di Cristian Ferrario, l’uomo che si intesta il Piaggio Gilera utilizzato per la ‘stesa’ e ne denuncia falsamente il furto il 22 gennaio 2023, dopo l’esecuzione, e a indagare sull’ultras interista Mauro Nepi, anche lui già a processo per associazione a delinquere.

Beretta arrestato per l’omicidio di Bellocco

Andrea Beretta, una volta accoltellato Antonio Bellocco all’interno della Smart Bianca con cui il 36enne era arrivato nel parcheggio davanti alla palestra ‘Testudo’ di Cernusco sul Naviglio, sarebbe rientrato all’interno della vettura “almeno una volta, probabilmente infierendo ancora, con il coltello” sul corpo di Bellocco. È quanto si legge nel dispositivo di fermo emesso dai pm milanesi Paolo Storari e Sara Ombra nei confronti di Beretta. A dirlo le immagini delle telecamere di videosorveglianza, ora sottoposte a sequestro e a disposizione degli inquirenti che indagano sulla morte del 36enne, esponente della omonima ‘ndria di Rosarno. 

Beretta inizia a collaborare a novembre

Da novembre Beretta, ritenuto una sorta di “capo militare” della curva Nord proprio dopo la morte di Boiocchi, ha deciso di collaborare con i pm che indagano sui traffici illeciti delle curve milanesi. Gli arresti disposti dalla gip di Milano, Daniela Cardamone, sono stati richiesti dai pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia che indagano sulle curve di San Siro in particolare sulla base di “precisi riscontri” alle “dichiarazioni accusatorie” rese da Beretta, che ha iniziato a collaborare con i magistrati, nei confronti di se stesso e di altri. 

L’omicidio di Boiocchi nel 2022

Vittorio Boiocchi, per il cui omicidio sono stati arrestati Beretta e altre 5 persone, fu ucciso all’età di 59 anni a Milano. L’uomo, pluripregiudicato ed uno dei capi ultrà dell’Inter, fu raggiunto da più colpi d’arma da fuoco per strada: in via Fratelli Zanzottera, alla periferia del capoluogo lombardo. L’uomo morì al suo arrivo all’ospedale San Carlo. Quella sera la Curva Nord di San Siro rimase in silenzio in forma di lutto durante una partita contro la Sampdoria. 

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