Il Pontefice ha toccato poi il tema migranti: "Porre attenzione sul traffico di esseri umani"

“Siete donne e uomini che cercano di costruire ponti tra i popoli, e non muri. La ricerca di un terreno comune, la comprensione reciproca e le espressioni concrete di solidarietà sociale sono tutte cose possibili”. Così questa mattina Papa Francesco rivolgendosi agli Ambasciatori di Etiopia, Zambia, Tanzania, Burundi, Qatar e Mauritania presso la Santa Sede. “Ho fiducia che la vostra missione contribuirà, oltre che a consolidare le buone relazioni tra le vostre nazioni e la Santa Sede – ha detto Bergoglio – anche alla costruzione di una società più giusta, più umana, in cui tutti siano accolti e in cui a tutti siano date le opportunità necessarie ad avanzare insieme sul sentiero della fraternità e della convivenza pacifica”.

Migranti, Papa: “Porre attenzione sul traffico di esseri umani”

“Porre attenzione ai problemi della migrazione forzata, al numero crescente di sfollati interni, al flagello del traffico di esseri umani, agli effetti dei mutamenti climatici, specialmente sui soggetti più poveri e vulnerabili, e agli squilibri economici globali che contribuiscono alla perdita della speranza, specialmente tra i giovani”, ha aggiunto il Pontefice.

Papa: “Siamo famiglia di nazioni lacerata da guerre, serve diplomazia”

Le “nazioni” hanno “ciascuna la propria storia, cultura, tradizione e identità” ma “sono parte di un’unica famiglia umana” e “il tessuto della famiglia delle nazioni è oggi lacerato dalla tragedia di conflitti civili, regionali e internazionali” e dalle conseguenze delle guerre come “mancanza dell’accesso ad alloggio, cibo, acqua e cure mediche adeguati”, ha aggiunto il Pontefice in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, con il pensiero rivolto “a cosa sta succedendo in Sudan, Ucraina, Gaza e Haiti”.

“Il nobile lavoro della diplomazia, ad ambedue i livelli, bilaterali e multilaterale – ha detto Bergoglio – ha lo scopo di promuovere e far crescere” i “valori” di “amore e fraternità, della convivenza e della condivisione, dell’attenzione e della cura dell’altro”. Valori “indispensabili all’autentico e integrale sviluppo di ogni persona, come al progresso dei popoli”. “Incoraggio i vostri sforzi e quelli dei vostri governi – ha concluso il Pontefice – per coltivare il bene comune, proteggere i diritti fondamentali e la dignità di tutti e costruire una cultura di solidarietà fraterna e di cooperazione”.

Papa: “Cambiamento radicale per lasciare acqua a prossime generazioni”

Per Papa Francesco serve un “cambiamento radicale” nei comportamenti umani per lasciare l’acqua “in eredità alle prossime generazioni”. Lo ha scritto Bergoglio all’Ambasciatore della Costa Rica presso la Santa Sede, Federico Zamora Cordero, in occasione dell’evento ad Alto Livello sull’azione oceanica ‘Inmersos en el cambio’, in corso a San José. Per il Papa bisogna rendersi conto che “tutta la nostra civilità è immersa nell’oceano” e riconoscere all’acqua la sua “utilità nella sicurezza alimentare, il suo umile lavoro nella regolazione del clima, nel combattere l’inquinamento”.

Papa: “Abbiamo trasformato l’acqua in valuta e mezzo di sfruttamento”

Per Papa Francesco l’acqua è un “dono di Dio” che “invece di considerare prezioso” è stato trasformato in “oggetto di sfruttamento” o “valuta per la speculazione e persino un veicolo di estorsione”. Lo ha scritto Bergoglio nel messaggio inviato all’Ambasciatore di Costa Rica presso la Santa Sede, Sua Eminenza Federico Zamora Cordero, e ai partecipanti “all’Evento ad Alto Livello sull’azione oceanica ‘Inmersos en el cambio’, in corso a San José, in Costa Rica”, il 7 e l’8 giugno. “Tutto quel bene che l’acqua porta alle persone semplici rischia di essere distrutto”. Ha aggiunto il Pontefice, da “malizia, egoismo, disprezzo dell’altro”.

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