Dopo una diffida da parte della Questura

È stata annullata dopo una diffida della Questura di Torino la preghiera dell’Imam Brahim Baya prevista per oggi, venerdì, al Politecnico del capoluogo piemontese, in seguito alle polemiche montate dopo la diffusione di un video, girato il 18 maggio negli spazi dell’Università di Torino, in cui l’Imam rivolgeva duri attacchi a Israele in merito al conflitto nella Striscia di Gaza. “Abbiamo preso atto che la preghiera è stata vietata dal rettore e dalla Ministra” dell’Università Anna Maria Bernini, ha spiegato a LaPresse l’Imam raccontando di “non aver firmato la diffida perché io sono solo stato chiamato ad officiare una orazione, come può essere chiamato chiunque. Non sono un organizzatore”.

Imam: “Decisione annullare preghiera è incostituzionale”

“C’è una islamofobia da parte del governo, passando per l’università e i giornalisti. Trovo questa decisione incostituzionale e contro i principi di libertà religiosa della nostra Costituzione”, ha commentato ancora Brahim Baya. 

 

La richiesta della diffida

“Il Rettore del Politecnico di Torino Stefano Paolo Corgnati, in pieno coordinamento con la Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, venuto a conoscenza dell’annuncio di svolgimento della preghiera islamica del venerdì presso la sede centrale del Politecnico, ha immediatamente provveduto a inviare richiesta al Prefetto e al Questore di Torino di diffida dallo svolgere funzioni e attività presso le sedi dell’Ateneo nei confronti delle autorità religiose eventualmente coinvolte”, si legge nella nota in cui il Politecnico comunicava la richiesta della diffida e ribadiva inoltre che “Il Rettore e la Ministra ribadiscono con forza i principi di indipendenza e laicità delle istituzioni universitarie“.

 

 

Fadlun: “Inno a Jihad trasforma UniTo in moschea militante”

Intanto, gli esponenti della comunità ebraica in Italia esprimono indignazione per quanto emerge dal video girato nell’Università di Torino. “È gravissimo e inaccettabile che l’antisemitismo si sia insediato nell’Università di Torino, e che possa esprimersi addirittura in un inno alla Jihad trasformando un ateneo prestigioso in una moschea militante. Siamo persino al di là delle manifestazioni anti-ebraiche, siamo all’occupazione delle istituzioni universitarie con fini di propaganda antisemita. A quando il ripristino della legalità e dei principi democratici?”, ha detto Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma

 

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