Il sindaco del capoluogo lombardo, Sala: "L'mmigrazione serve ma le espulsioni vanno eseguite"

Restano stabili le condizioni di Christian Di Martino, il vice ispettore della Polizia di Stato accoltellato in modo grave da un 37enne di origini marocchine alla stazione di Lambrate. L’agente 35enne ha trascorso una notte tranquilla nella terapia intensiva dell’ospedale Niguarda di Milano, dove subito dopo l’aggressione è stato operato d’urgenza per le lesioni agli organi riportate e la grave emorragia che ne è conseguita. I medici, secondo quanto apprende LaPresse, stanno ora piano accompagnando Di Martino verso un graduale risveglio dall’intrevento. Positiva la risposta ai primi stimoli, anche se la prognosi resta comunque riservata. 

Sala: “Immigrazione serve ma espulsioni vanno eseguite”

L’immigrazione serve. Negarlo vuol dire vivere scollegati dalla realtà. E, in ogni caso, è una questione di umanità. Decine di migliaia di immigrati vengono sfruttati e umiliati nei campi per permetterci di avere sulle nostre tavole i buoni prodotti della nostra terra. Non possiamo più continuare a girarci dall’altra parte. Ma è altrettanto evidente che se una Questura emette un decreto di espulsione, poi va eseguito. E diciamo la verità, quasi mai avviene”. Così il sindaco di Milano, Beppe Sala, torna sul tema immigrazione dopo il grave accoltellamento di un poliziotto alla stazione di Lambrate da parte di un 37enne marocchino irregolare in Italia.

 
 
 
 
 
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“Queste – afferma Sala in un post sui social – sono solo regole di buon senso, che però andrebbero applicate. Se invece vogliamo continuare a perdere tempo in logoranti dibattiti pseudo politici, che la gente non capisce più, facciamo appunto pseudo politica e non vera politica. Con i risultati che vediamo tutti”. 

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