Lo slogan dei manifestanti: "Sul mio corpo decido io"

Contestazione per la ministra della Famiglia Eugenia Roccella durante il suo intervento agli Stati Generali per la natalità. La ministra è stata interrotta non appena ha preso il microfono in mano: “Vergogna”, “Sul mio corpo decido io”, gli slogan inneggiati dai manifestanti presenti in platea, molti dei quali studenti. Il riferimento è alle tematiche legate all’aborto, alla difesa della legge 194 e alle polemiche nate dopo l’inserimento di una norma, nel dl Pnrr, che apre le porte dei consultori ai movimenti pro-vita.

Roccella è stata dunque costretta ad abbandonare il palco, nel tentativo di calmare gli animi e riprendere il suo discorso in un secondo momento. Una contestazione che ha scatenato polemiche tra gli spettatori in platea, alcuni dei quali hanno risposto cantando cori contro i manifestanti.

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