Il legale dell'ex presidente dell'autorità portuale di Genova: "E' relativamente tranquillo. Può fornire spiegazioni ma difficile dopo due giorni"

L’ex presidente dell’autorità portuale di Genova Paolo Emilio Signorini, Ad (sospeso) di Iren, si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio davanti al gip Paola Faggioni all’interno del carcere genovese di Marassi, dove è rinchiuso da due giorni con l’accusa di corruzione in seguito agli arresti nella maxi inchiesta delle procure di Genova e La Spezia. L’interrogatorio era iniziato intorno alle 11 ed è durato meno di un’ora. Domani sono calendarizzati gli altri interrogatori principali, a partire da quello di Giovanni Toti che si terrà alle 14 a palazzo di giustizia di Genova, seguito sabato da quelli di Aldo Spinelli e Matteo Cozzani.

Legale Signorini: “Lui relativamente tranquillo”

“Le carte impongono una lettura attenta che non può essere fatta in due giorni e non può essere fatta in carcere, lui sta abbastanza bene al di là dello sconvolgimento della situazione, ha una sua tranquillità”. Lo ha detto l’avvocato Enrico Scopesi, legale del team difensivo che si occupa della situazione dell’ex presidente dell’Autorità di Sistema portuale Paolo Emilio Signorini. Scopesi ha risposto ad alcune domande, telefonicamente, da parte dei giornalisti che lo attendevano davanti alla casa circondariale di Marassi. “È relativamente tranquillo – ha aggiunto l’avvocato – nel contesto della vicenda alluvionale che gli è capitata e rispetto al posto dove si trova. Gli atti sono tanti vanno letti e verificati”.

Legale Signorini: “Può fornire spiegazioni ma difficile dopo due giorni”

“L’ordinanza è corposa. Lui ritiene di poter fornire sicuramente una serie di spiegazioni ma è altrettanto certo che non lo si puo fare dopo due giorni e difficilmente si può fare in situazioni di carcerazione”, ha detto ancora l’avvocato.”Ha confermato la disponibilità a parlare se mai in un secondo momento col pm, in un contesto un po’ più tranquillo di adesso. La disponibilità è stata anticipata come possibile ma non più di quello e nemmeno lo prevede la fase”.”Vanno letti gli atti e saranno 10mila pagine non è il contesto in cui si riesca a lavorare per cominciare a focalizzare le questioni”.

Legale Signorini: “Priorità è chiarire misura cautelare”

“Confido si possa affrontare e risolvere il problema legato alla misura cautelare in essere, la priorità è chiarire la misura”, ha sottolineato il difensore. 

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