La nave gestita dalla ong Sos Mediterranée non ha toccato terra, il trasbordo è avvenuto fuori dal porto con l'assistenza della Guardia costiera

Sono stati sbarcati nella notte a Catania i 23 migranti soccorsi dalla nave Ocean Viking sopravvissuti al naufragio del 13 marzo che ha provocato la morte di circa 50 persone. L’imbarcazione gestita dalla ong Sos Mediterranée non ha toccato terra, il trasbordo è avvenuto fuori dal porto con l’assistenza della Guardia costiera. Le operazioni di evacuazione medica si sono concluse intorno alle 3 del mattino.

“Siamo sollevati perché avevano bisogno di assistenza medica”, fanno sapere dalla ong. La Ocean Viking prosegue la navigazione con oltre 300 persone a bordo verso il porto assegnato dalle autorità di Ancona, anche se ha chiesto a più riprese l’assegnazione di un porto sicuro meno distante. L’arrivo è previsto, stando al piano di navigazione, per il 18 marzo alle ore 19. 

Ocean Viking chiede porto più vicino: “Urgente azione europea”

“Dopo la morte di 60 persone in seguito a un calvario di 7 giorni in mare e ad una serie di intensi soccorsi, Sos Mediterranee e l’International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies chiedono un porto sicuro più vicino e un’azione europea urgente”. Lo scrive l’ong Sos Mediterranee sui social. La nave Ocean Viking si sta dirigendo con oltre 300 persone a bordo verso Ancona, porto assegnatole dalle autorità italiane dopo il naufragio del 13 marzo in cui hanno perso la vita circa 50 persone. La scorsa notte i 23 superstiti sono stati trasbordati al porto di Catania.I team a bordo della Ocean Viking, la nave noleggiata da Sos Mediterranee e in collaborazione con la FICR (Federazione Internazionale della Croce e Mezzaluna Rossa), “hanno effettuato quattro separate operazioni di soccorso nell’arco di 48 ore questa settimana, salvando 361 uomini, donne e bambini da condizioni pericolose in mare”, scrive la Ong in una nota. “Uno dei soccorsi ha coinvolto 25 sopravvissuti su un gommone nel quale più di 60 persone sono morte prima dell’arrivo dei soccorritori. Queste 25 persone sono state sbarcate. Due di loro sono state evacuate in elicottero poche ore dopo il soccorso (nonostante gli sforzi, una di esse è poi tragicamente morta in ospedale). Dopo aver chiesto urgentemente il permesso di sbarcare nel Porto sicuro più vicino, gli altri 23 sopravvissuti sono stati trasbordati, con la nave all’ancora, al largo del porto di Catania per essere sottoposti a cure mediche urgenti. Ma altri 336 superstiti degli altri tre salvataggi – spiegano – rimangono a bordo della Ocean Viking, che ora si sta dirigendo verso Ancona, centinaia e centinaia di chilometri più a nord”.

“Questi sopravvissuti hanno bisogno di cure urgenti, e quindi di attraccare in un porto sicuro il prima possibile”, ha dichiarato Jennifer Vibert, responsabile delle operazioni della FICR. “Metà dei sopravvissuti sono molto giovani – bambini o adolescenti – e molti sono stati trovati in uno stato fisico e mentale estremamente fragile. La maggior parte ha sofferto di grave disidratazione e alcuni hanno fatto ricorso all’acqua di mare. Altri hanno riportato ustioni a causa del carburante e dell’acqua di mare mescolati nel gommone. Il personale medico a bordo della Ocean Viking ha prestato cure mediche urgenti e fornito prodotti igienici, cibo e acqua. Ma i sopravvissuti hanno urgente bisogno di cure a terra”.“Le vite perse e i volti segnati dalla sofferenza rendono il nostro cuore pesante. È essenziale capire cosa è successo dal momento della partenza dell’imbarcazione fino al ritrovamento dei sopravvissuti per evitare che una simile tragedia si ripeta”, ha dichiarato Soazic Dupuy, direttrice delle operazioni di Sos Mediterranee.”Le tragedie di questa settimana sottolineano ulteriormente la gravità della crisi in corso nel Mar Mediterraneo centrale, la rotta più mortale al mondo per le persone in movimento”, prosegue la nota di Sos Mediterranee che, insieme alla FICR “rimangono impegnate nella loro missione congiunta di soccorso in mare. I bisogni umanitari nell’area superano di gran lunga la capacità di soccorso esistente e gli ostacoli a chi salva vite sono contrari ai principi umanitari e al diritto marittimo internazionale”. Sos Mediterranee e la FICR “esortano tutti gli Stati a dare priorità al soccorso in mare e a sostenere il diritto marittimo e i diritti umani lungo il confine marittimo meridionale dell’Europa”.

Proseguono sbarchi a Lampedusa, altri 275 nella notte 

Proseguono gli sbarchi a Lampedusa. Nella notte altre 275 persone sono giunte sull’isola. Erano a bordo di cinque diverse imbarcazioni. Ieri, in 24 ore, sono state 546 le persone giunte sull’isola. All’interno dell’hotspot di Contrada Imbriacola, gestito dalla Croce Rossa Italiana, vi sono 673 persone. 

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