"Il massacro è in corso" spiega Mohammad Hannoun, Imam a Genova

Ancora un sabato di protesta della comunità palestinese lombarda, per chiedere un immediato cessate il fuoco e una pace giusta, contro la guerra che da 128 giorni sta infiammando la Striscia di Gaza. Alcune migliaia di persone appartenenti all’Api, associazione palestinesi in Italia, affiancati da esponenti dei centri sociali, hanno dato vita a un corteo che, partendo da Piazzale Lodi, ha raggiunto Piazzale Corvetto. “Purtroppo il massacro è in corso, i crimini contro il palestinese vanno avanti e la comunità internazionale assiste in silenzio assoluto senza intervenire per fermare questo genocidio. Il nostro messaggio è il cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza, una pace giusta, immediata e la fine dell’occupazione israeliana in Palestina”, spiega Mohammad Hannoun, Imam a Genova e tra gli organizzatori delle manifestazioni che ogni fine settimana percorrono le strade di Milano. Critico il suo giudizio sull’operato della diplomazia italiana e del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “Il nostro ministro prima sostiene Israele, finanzia Israele, supporta economicamente e militarmente Israele per il suo massacro contro i palestinesi e dall’altra parte gioca a portare alcuni bambini palestinesi, non sappiamo con quale criterio, con quale standard in Italia”, spiega Hannoun riferendosi alle missioni della Farnesina per far arrivare in Italia alcuni bimbi Palestinesi. Una di queste è condotta dalla nave Vulcano della Marina Militare, che approderà lunedì mattina a La Spezia dove verranno fatti sbarcare alcuni piccoli feriti che in seguito verranno smistati negli ospedali di Liguria, Lombardia e Toscana per essere curati: “Una scelta inaccettabile. Piuttosto fermiamo e non permettiamo a Israele di massacrare i palestinesi. Inutile poi intervenire per alleviare, per curare pochi bambini. Si parla di quasi 70 mila feriti. Con 100 bambini portati in Italia cosa facciamo? Niente, sono gocce nel mare”. Durante il corteo, che si è svolto senza incidenti, sono state tracciate delle scritte di fronte a un supermercato Carrefour di corso Lodi: “Il Carrefour ha dichiarato ufficialmente che sostiene economicamente Israele. Il Carrefour offre gratis razioni di viveri all’esercito israeliano, per questo abbiamo chiesto di boicottare i suoi punti vendita”, ha concluso Hannoun.

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