Il blitz dopo quasi tre anni di indagini

Trentasette persone sono state arrestate nell’ambito di una maxi-operazione antimafia in provincia di Lecce. Gli arresti, su ordine della Dda leccese, sono stati eseguiti nel capoluogo salentino e nei comuni di Carmiano, Veglie, Leverano, Porto Cesareo, Novoli, Monteroni di Lecce da parte dei carabinieri del comando provinciale di Lecce, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, del Nucleo Cinofili di Bari e del Nucleo Elicotteri di Bari-Palese. Gli arrestati sono indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e da guerra nonché ordigni ad alto potenziale esplosivo, estorsione, numerosi danneggiamenti a seguito di incendio, tutti aggravati dal metodo mafioso. Ventotto sono le ordinanze di custodia cautelare in carcere, 9 ai domiciliari. L’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Campi Salentina e coordinata dalla Dda di Lecce, ha avuto inizio nel mese di dicembre 2020 ed è durata sino allo scorso mese di giugno. Stando a quanto emerso, il presunto vertice della consorteria mafiosa, nonostante fosse in regime restrittivo degli arresti domiciliari, avrebbe ordito le trame del controllo del territorio attraverso azioni spartane con attentati dinamitardi ed incendiari ai fini estorsivi nonché attività di traffico di sostanze stupefacenti per mezzo di un’articolata e ben strutturata associazione. 

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