In azione ci sono soltanto i mezzi di terra, sono in arrivo vigili del fuoco da altre regioni

Diversi morti per gli incendi nel Sud Italia: 2 a Cinisi, uno nel Reggino, una 88enne morta in Sicilia. I vigili del fuoco hanno ritrovato i corpi carbonizzati di due persone all’interno di un’abitazione a Cinisi, in provincia di Palermo. Potrebbero essere vittime dell’incendio che in queste ore ha interessato la città. Si tratta di un uomo e una donna, di 77 e 75 anni, che vivevamo in un’abitazione non tanto distante dall’aeroporto Falcone Borsellino.

Anche il Gargano in fiamme, dal pomeriggio è stata disposta l’evacuazione di tutti gli ospiti di tre strutture ricettive di Vieste (Foggia). Stando a quanto si apprende, si tratta di circa duemila persone. La zona coinvolta è quella di Baia San Felice e le strutture interessate sono quelle degli hotel Gargano e Portonovo e del residence Gattarella. L’amministrazione comunale di Vieste ha previsto l’apertura della palestra per ospitare i turisti già da questa notte. A dare supporto ai vigili del fuoco che lavorano a terra per domare le lingue di fuoco, sono entrati in azione i Canadair. Non si registrano feriti. 

Cosa succede in Sicilia

Le fiamme sono divampate per tutta la notte in tutte le province della Sicilia. Sono 55 gli incendi ancora in atto nell’Isola. Il forte vento di scirocco rende impossibile a canadair ed elicotteri operare. In volo soltanto un Canadair impegnato a contrastare le fiamme nella zona di Altofonte. In azione ci sono soltanto i mezzi di terra. La situazione più grave resta sempre quella delle zone attorno a Palermo, dove sono giunte anche squadre di volontari dalle province di Agrigento ed Enna. Nella notte sono state evacuate abitazioni a San Martino, Monreale, Altofonte, Boccadifalco, Mondello e Pizzo Sella, Poggio Ridente, a Inserra, Raffo Rosso, a Capaci e nella zona attorno all’aeroporto di Punta Raisi. Situazione critica anche nel Trapanese, a San Vito lo Capo, nel Messinese e a Enna. Lo rende noto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. 

È stata disposta l’evacuazione urgente del padiglione B dell’ospedale Cervello, intorno alle 15, dopo l’incendio che è divampato a Palermo a via Inserra. Da stanotte le fiamme stanno minacciando l’ospedale. I Vigili del fuoco da questa notte sono al lavoro per contenere le fiamme che stanno interessando il territorio ma il vento di scirocco rende difficoltose le operazioni. L’intera montagna dietro l’ospedale è in fiamme.

Incendi in Calabria, morto 98enne

Un 98enne è invece morto nel Reggino in un incendio che da giorni sta devastando la zona.

Schifani: “In Sicilia in arrivo vigili fuoco da altre regioni”

La situazione in tutta la Sicilia è ancora difficilissima anche per le condizioni meteo che stanno complicando ulteriormente il lavoro di chi deve contrastare le fiamme. Sono stato per tutta la notte in costante contatto con il Corpo forestale, con la Protezione civile, con i Vigili del fuoco e la Prefettura per avere aggiornamenti in tempo reale. Dal capo dipartimento nazionale dei Vigili del fuoco, il prefetto Laura Lega, ho ottenuto l’impegno a far giungere in Sicilia ulteriori squadre provenienti da altre regioni in quanto quelle in servizio in Sicilia sono già tutte impegnate nei vari fronti di fuoco che interessano tutto il territorio. Sono vicino agli uomini che in questo momento, con grande dedizione e coraggio, stanno contrastando le fiamme, e voglio esprimere loro la gratitudine mia e di tutti i siciliani. Il mio pensiero va anche alle famiglie che hanno dovuto lasciare le loro case perché messe a rischio dai roghi. Attendo con apprensione aggiornamenti sulle condizioni di salute dell’operaio forestale che ieri si è gravemente ustionato e che è attualmente ricoverato in terapia intensiva”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che sta seguendo da vicino l’evolversi dell’emergenza incendi che sta interessando tutta l’Isola e che ha espresso il suo cordoglio per la donna morta perché i soccorsi non sono riusciti a raggiungerla a causa degli incendi che bloccavano l’accesso alla sua casa nella zona di San Martino delle Scale.

Le fiamme sono divampate per tutta la notte in tutte le province. Sono 55 gli incendi ancora in atto nell’Isola. Il forte vento di scirocco rende impossibile a canadair ed elicotteri operare. In volo soltanto un Canadair impegnato a contrastare le fiamme nella zona di Altofonte. In azione ci sono soltanto i mezzi di terra. La situazione più grave resta sempre quella delle zone attorno a Palermo, dove sono giunte anche squadre di volontari dalle province di Agrigento ed Enna. Nella notte sono state evacuate abitazioni a San Martino, Monreale, Altofonte, Boccadifalco, Mondello e Pizzo Sella, Poggio Ridente, a Inserra, Raffo Rosso, a Capaci e nella zona attorno all’aeroporto di Punta Raisi. Situazione critica anche nel Trapanese, a San Vito lo Capo, nel Messinese e a Enna.”Ringrazio il ministro Matteo Salvini, che segue personalmente l’evolversi della situazione e il prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta, per la fattiva collaborazione – ha aggiunto Schifani -. Il dirigente della Protezione civile regionale, Salvatore Cocina è in continuo contatto con il direttore regionale dei Vvf Gaetano Vallefuoco, con il capo del dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, con il prefetto di Palermo, per monitorare costantemente la situazione ed eventualmente concordare ulteriori azioni di supporto”. 

Boom chiamate, ingolfata sala operativa vigili fuoco 

La sala operativa del comando dei Vigili del fuoco di Palermo è ingolfata per l’ingente numero di chiamate in arrivo. Sono 55 gli interventi svolti dalle squadre in azione al momento e 42 quelli effettuati nella notte. In corso altri 110 interventi nelle zone di via Grotte Partanna, Pizzo Sella, via Giafar, e in via Brasa, dove c’è un deposito di carburanti. I vigili stanno cercando di prevenire che le fiamme possano raggiungere il deposito e scongiurare il peggio. In azione un canadair anche nell’area della discarica di Bellolampo per cercare di domare le fiamme. Interventi sono in corso anche nei pressi di San Martino dove sono state evacuate diverse famiglie. 

Fumo roghi, 187 interventi soccorso a Palermo

In seguito agli incendi che stanno interessando il palermitano, il Comune di Palermo fa sapere che dalla mezzanotte di oggi alle 7 di questa mattina, nelle strutture ospedaliere della città, i sanitari hanno effettuato 114 interventi e dalle ore 7 ad ora altri 73. Non è stato registrato nessun ferito grave. Si è trattato prevalentemente di soccorsi per inalazione da fumo.

A Palermo paura tra gli sfollati, viviamo scene apocalittiche

Sono ore di angoscia a Palermo per migliaia di residenti che vivono sulle colline che circondano la città. Dalla notte scorsa va a fuoco senza sosta un’ampia area dell’hinterland cittadino, compresa tra Monreale, Poggio Ridente, Baida, Altofonte, Montelepre, Barcarello, Boccadifalco e Mondello. Sul posto stanno operando due canadair. In alcuni casi le fiamme sono arrivate a lambire le case, costringendo i residenti ad allontanarsi assistiti dalle forze dell’ordine, dagli uomini della Protezione civile e dalle squadre dei vigili del fuoco che hanno provveduto a interdire diverse le zone più vicino ai fronti di fuoco. “Da sempre, ogni estate, conviviamo con la paura degli incendi – spiega a LaPresse Silvana, una signora che ha la casa di villeggiatura sulle colline di Poggio Ridente -. Ma a memoria mia una situazione come quella vissuta la notte scorsa non la ricordo. Tre anni fa gli incendi distrussero la collina di Altofonte, che ancora porta i segni di quella devastazione, ma quello fu un caso isolato. Quello che preoccupa di più, stavolta, è che così tanti focolai in zone ravvicinate della città non li avevamo visti mai. I canadair continuano a gettare acqua, ma lo scirocco le alimenta di nuovo. Come spegnere un incendio con una tazzina d’acqua. Comunque i vigili ci hanno rassicurato, e aspettiamo che ci dicano quando poter rientrare in casa”.

Gli sfollati vengono assistiti dal personale della Protezione civile e rifocillati con bottiglie d’acqua. E alle difficoltà legate al fuoco si aggiungono anche quelle legate ai continui blackout. “Già da tre giorni la luce va via in continuazione – racconta Stefania, anche lei residente tra Monreale e la zona di Baida -. Mediamente si stacca ogni mezz’ora, e a volte neanche quella. L’aria è poi irrespirabile. Stiamo inalando fumo e diossina. Sembra qualcosa di apocalittico”. Gli incendi che hanno colpito la zona di Cruillas e San Lorenzo hanno minacciato l’ospedale Cervello, dove la situazione è comunque sottocontrollo e non è stato necessario provvedere all’evacuazione di degenti e personale. La Protezione civile, intanto, ha invitato tutti a restare a casa per via di rischio tossine nell’aria. Decine di squadre stano operando anche in altre province siciliane tra Messina, Enna, Catania e Agrigento, coadiuvati da squadre di vigili del fuoco e della forestale.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata